Lo spread sfonda quota 300 e la Borsa affonda
A Piazza Affari pesa la bocciatura della Ue sulla Manovra
Le Borse europee chiudono in rosso, maglia nera per Milano con lo spread che schizza a 305 punti. Il mercato è in allarme dopo la bocciatura della Commissione europea alla manovra italiana, che potrebbe alzare lo scontro tra il governo e l'Ue in merito agli obiettivi di bilancio, ma anche per il tonfo di Shanghai dopo che la Banca centrale cinese ha tagliato la riserva obbligatoria per le banche locali, alimentando i timori sul ritmo di crescita dell'economia. L'euro scivola sotto quota 1,15 dollari. A fine seduta l'indice Ftse Mib cede il 2,43% a 19.851, sotto pressione in particolare il comparto bancario, mentre lo spread torna ai livelli del 2013. Il differenziale tra Btp e Bund sale a 305 punti base, dopo l'apertura a 295, con un rendimento del 3,59%. Negativi anche i listini di Francoforte -1,36%, Parigi -1,10% e Londra -1,16%. A Piazza Affari male il settore bancario (indice -3,71%): peggior performance per Banco Bpm che perde il 6,47%, flessioni oltre il 4% per Ubi Banca, Mediobanca, Mps, Finecobank e Banca Generali. Unicredit lascia sul terreno il 3,56%, mentre Intesa Sanpaolo cede il 3,26%. Atlantia segna -1,56% a 17,64 euro. Autostrade per l'Italia ha presentato possibili soluzioni per la ricostruzione del Ponte Morandi che vanno «da un minimo di 9 mesi a un massimo di 15-16 mesi», afferma l'amministratore delegato di Atlantia ed Aspi, Giovanni Castellucci, in audizione alla Camera. Nel Ftse Mib solo Recordati è positiva, il titolo registra +0,54%.