mobilità del futuro
Toyota e Uber si alleano per le auto a guida autonoma
La Toyota ha appena investito $500 milioni in Uber e sta lavorando a stretto contatto con l'azienda per accelerare lo sviluppo e l'implementazione di veicoli a guida autonoma. Con questo si intende dei veicoli in grado di svolgere autonomamente le stesse mansioni che il guidatore svolgerebbe in un’auto tradizionale. Uber progetta di utilizzare i minifurgoncini Toyota Sienna con la loro tecnologia autonoma a partire dal 2021. Questo accordo garantisce alla Toyota un partner importante nel settore dei veicoli autonomi, che è in continua crescita. "Questo accordo e questo investimento rappresentano un momento molto importante nella trasformazione della mobilità", ha dichiarato in una nota Shigeki Tomoyama, presidente della Toyota Connected Company. Compagnie automobilistiche e aziende tecnologiche stanno iniziando a collaborare insieme sempre più spesso per ambire ad un futuro in cui la proprietà delle automobili cede il passo alla mobilità come servizio. Questo ha portato a un numero crescente di partnership in quanto aziende come la Toyota si sono rese conto che non sanno molto del “ridesharing” (ossia dei servizi di mobilità) e aziende come Uber scoprono che costruire auto è difficile. "Stiamo assistendo a matrimoni di aziende con competenze complementari", ha dichiarato Brian Collie del Boston Consulting Group. "Le partnership sono abbastanza necessarie e danno valore al progetto di portare più rapidamente la mobilità come servizio al mercato". Uber è al comando del ridesharing, il che gli conferisce un vantaggio nel trovare un pubblico per veicoli autonomi. Uber potrebbe creare un mercato pronto per le auto a guida automatica di Toyota attraverso la sua app, che viene utilizzata da milioni di persone. Durante l'International Consumer Electronics Show di gennaio, le due società hanno annunciato e-Palette, un concetto di veicolo autonomo che poteva essere utilizzato per tutto, dalla consegna della pizza alla condivisione del divertimento.