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Tria in Parlamento: la crescita rallenta ma non ci sarà una manovra correttiva

L'audizione del ministro dell'Economia davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato

Davide Di Santo
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"Non è intenzione del governo adottare alcuna misura correttiva" del bilancio "così come non è nostra intenzione adottare provvedimenti che possano peggiorare la finanza pubblica". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite a Montecitorio.  "Dalla mia interlocuzione con l'Ue - ha spiegato - mi è parso che prevalga l'orientamento di aspettare".  "Il primo obiettivo dell'intero governo è il perseguimento prioritario della crescita dell'economia in un quadro di coesione sociale all'interno di una politica di bilancio" che prevede la "continuazione della riduzione del rapporto debito Pil", ha detto Tria davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulle linee guida del suo mandato. "Inoltre continueremo a muoverci in una direzione per cui non vi sarà peggioramento del saldo strutturale". Ci sono "rischi di una moderata revisione al ribasso per la previsione di crescita 2018", ha detto, "pur in un quadro positivo i dati "recenti " suggeriscono che la crescita sia continuata fino a tutto il secondo trimestre ma a un ritmo inferiore" dello stesso periodo del 2017 e "le stime interne più recenti indicano per il secondo trimestre un ritmo di crescita analogo" al primo. "Saranno istituite tre task force, una in materia di welfare, una di fisco e una in materia di investimenti pubblici", ha annunciato il ministro dell'Economia indicando le tre priorità per il governo.

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