Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Giù la borsa, lo spread sfiora quota 190

Il massimo da 11 mesi. Monito dell'agenzia di rating Fitch: "Aumenta il rischio-Paese"

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

Ancora una giornata di passione per Piazza Affari e per lo spread, nell'attesa della conferma del nome di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio indicato da Movimento 5 Stelle e Lega al presidente della Repubblica. Se a pesare sulla Borsa di Milano, che ha chiuso in calo di oltre un punto e mezzo percentuale, era anche il Dividend Day, cioè la concomitanza dello stacco delle cedole di numerose big del Ftse Mib - da Intesa Sanpaolo a Eni -, il differenziale tra Btp e Bund ha sofferto soprattutto il clima di incertezza politica e la scarsa fiducia nell'accordo tra i due partiti usciti vincitori dalle urne espressa da esponenti di rilievo del mondo economico e finanziario. La chiusura sopra quota 185 di oggi, per citare una delle esternazioni di giornata, è arrivata infatti dopo le parole pronunciate da Ewald Nowotny e riportate da Reuters. In una conferenza tenuta a Praga, il membro del consiglio direttivo della Bce ha parlato dei possibili cambiamenti politici che saranno introdotti dal nuovo esecutivo come "qualcosa che genera molto nervosismo", auspicando tra l'altro che "nella pratica ci sia una strategia molto più saggia di quella che appare oggi sui giornali". Ancora più esplicite le preoccupazioni contenute in una nota di Fitch Ratings, per cui l'accordo politico tra Carroccio e pentastellati "aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano del Paese, in particolare attraverso l'allentamento della politica di bilancio e il potenziale danno alla fiducia". Secondo l'agenzia di rating, quanto questi rischi si rifletteranno sul giudizio assegnato all'italia dipenderà "dall'abilità del governo di implementare i suo programma e da come risolverà i compromessi tra i diversi elementi". Per il momento, sottolinea comunque il documento, il programma prospettato appare "incoerente con l'obiettivo dichiarato del governo entrante di ridurre il debito pubblico". La piena implementazione dei principali impegni in ambito fiscale annunciati dal futuro governo - flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della riforma Fornero - andranno infatti ad alzare "significativamente" il deficit, scrive Fitch, mentre le misure messe a punto per aumentare le entrate non paiono sufficienti a compensare gli esborsi.

Dai blog