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Bollette telefoniche, stop agli aumenti. L'Antitrust: "Basta intese tra gli operatori"

I rincari dopo l'entrata in vigore della tariffazione mensile

Carlo Antini
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L'Antitrust ordina la sospensione cautelare dell'attuazione dell'intesa tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre per quel che riguarda i rincari delle bollette previste dai gestori dopo il ritorno all'obbligo alla fatturazione a 30 giorni. È quanto ha disposto l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L'Autorità ha deliberato l'adozione di misure cautelari nell'ambito dell'istruttoria avviata lo scorso febbraio per accertare la sussistenza di un'intesa tra TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre che, tramite l'associazione di categoria Assotelecomunicazioni - Asstel, avrebbero coordinato la propria strategia commerciale connessa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati della telefonia fissa e mobile, a seguito dell'introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi. L'Autorità, dunque, «ha ritenuto che la documentazione acquisita durante le ispezioni confermi prima facie l'ipotesi istruttoria secondo cui le parti avrebbero comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo, al contempo, una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che 13». Pertanto, prosegue l'Autorità, «al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, l'Autorità ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l'attuazione dell'intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti».

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