I conti
Il Pil torna a crescere: + 1,4 nel 2017. Ma l'Italia è ancora ultima in Ue
Nel 2017 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell'1,5%. Lo ha reso noto l'Istat. Nel quarto trimestre del 2017 il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,6% nei confronti del quarto trimestre del 2016, rileva l'istituto di statistica. "Sebbene abbiamo toccato il record di crescita degli ultimi 7 anni, anche nel 2017 nessun altro Paese dell'Ue a 27, purtroppo, ha registrato un aumento del Pil inferiore al nostro". Cosi' Paolo Zabeo, coordinatore Ufficio studi Cgia, in merito ai dati presentati dall'Istat sull' andamento del Pil nel 2017. "Quelli pubblicati nei giorni scorsi dalla Commissione europea - prosegue Zabeo - ci delineano una situazione ancora molto pesante per il nostro Paese. Se nel 2016 solo la Grecia ha segnato un incremento del Pil inferiore a dato Italia, -0,2% contro il nostro +0,9%, nel 2017, invece, nessuno ha fatto peggio di noi. E anche nel biennio 2018-2019 le previsioni di Bruxelles ci dicono che continueremo ad indossare la maglia nera della crescita in Ue. Se per l'anno in corso la ricchezza prodotta nel nostro paese dovrebbe attestarsi all'1,5%, nel 2019 dovrebbe scendere all'1,2%". "Solo con meno tasse, meno burocrazia e piu' investimenti pubblici abbiamo la possibilita' di rilanciare il Paese, altrimenti, rischiamo di essere sistematicamente relegati come ultimo vagone del treno europeo" conclude Renato Mason, segretario Cgia.