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Contratto statali, firmato l'accordo: aumento di 85 euro al mese

Marianna Madia, ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione

Il blocco durato quasi 10 anni

Silvia Sfregola
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Dopo otto anni di attesa nella notte è stato raggiunto un accordo per il nuovo contratto degli statali per il triennio 2016-2018. L'intesa prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base per 250.000 ministeriali, dipendenti delle Agenzie fiscali e di altri enti come Inps e Inail. Alla firma ha partecipato l'Aran con Cgil, Cisl, Uil e Confsal mentre non hanno firmato Usb, Cgs e Cisa. A dare la notizia la ministra Marianna Madia che su Twitter ha scritto: "Ore 03:56. Dopo quasi 10 anni di blocco contrattuale, è stato appena firmato, con le organizzazioni sindacali, il primo nuovo #contratto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione" "Un risultato storico. Un contratto che da più diritti e archivia la legge brunetta", ha commentato la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino. Si tratta, aggiunge, "di quasi 250 mila lavoratrici e lavoratori a cui estendiamo diritti, in particolare su permessi e congedi dove introduciamo tutele importanti, sia per l'espletamento di visite, terapie ed esami diagnostici sia alle donne vittime di violenza alle quali, dopo i tre mesi di congedo previsti dalla legge, il contratto garantisce altri tre mesi di aspettativa. Si estendono, inoltre, le norme sul diritto allo studio includendo i lavoratori a termine e riconoscendo anche il diritto a svolgere la formazione prevista da albi o ordini, si potenzia e si rende più esigibile la formazione e si introduce il libretto formativo". Per quanto riguarda i prossimi passaggi, Sorrentino afferma: "Adesso daremo avvio alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto. In questa stagione nella quale il lavoro è ancora sotto attacco, aver rinnovato un buon contratto, acquisitivo, innovativo e che garantisce un sistema di relazioni sindacali rinnovato e più forte, rappresenta un contributo importante per tutte le lavoratrici e lavoratori. Adesso auspichiamo che in tempi celeri si produca un risultato analogo per la sanità e per le funzioni locali così da garantire a tutte le lavoratrici e lavoratori pubblici il contratto nazionale di lavoro". Le fa eco anche il segretario Generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, che dice: "È stata migliorata la disciplina degli istituti del rapporto di lavoro e ripristinata la centralità delle relazioni sindacali. Sono state gettate le basi, inoltre, per una riforma dell'ordinamento, da realizzare nella prossima tornata contrattuale, affinché si possa rispondere in maniera innovativa alle aspettative di valorizzazione, sul piano economico e professionale, del lavoro pubblico". La segretaria della Cgil, Susanna Camusso parla di "più diritti, più contrattazione, più salario". Soddisfatta per l'accorso anche la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Con questo contratto - dice - si adeguano finalmente le retribuzioni dei pubblici dipendenti con un incremento analogo a quello previsto dai rinnovi contrattuali realizzatisi nel settore privato e si garantisce, anche per effetto di quanto abbiamo chiesto e ottenuto nella legge di stabilità, la sterilizzazione del bonus fiscale di 80 euro per le retribuzioni ed i redditi più bassi".

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