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Trasporti, venerdì nero per gli aerei. Dopo Ryanair scioperi a catena

Silvia Sfregola
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Ryanair, Alitalia, Vueling, Enav. Per lo sciopero dei lavoratori di queste società, domani si preannuncia un venerdì nero per il trasporto aereo. In uno degli ultimi fine settimana del 2017, lo sciopero nel comparto aereo durerà praticamente tutta la giornata. Dalle 13 alle 17 sciopereranno i lavoratori di Ryanair e Enav, il personale di Vueling si fermerà dalle 10 alle 14 In Alitalia hanno proclamato lo sciopero soltanto i lavoratori rappresentati dalla sigla Cub. L'azienda ha cancellato 77 voli, ma a causa dello sciopero dei controllori di volo. I disagi sarebbero limitati per l'agitazione Cub e, in ogni caso, l'80% dei passeggeri Alitalia è già stato riprotetto in voli nella stessa giornata di domani. I passeggeri sono già stati allertati anche dalle altre compagnie sui disagi e eventuali cambi di orario per i voli interessati dalle proteste. L'Enac, infatti, ha avvisato che "saranno garantiti tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21 oltre a tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero". Quanto accadrà domani potrebbe essere solo un assaggio di quello che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni, dopo la doppia protesta dei comandanti della compagnia irlandese in Irlanda e Germania. I vertici di Ryanair non sembrano avere buoni rapporti con i sindacati, come dimostrano le affermazioni del ceo Michael O'Leary all'assemblea annuale degli azionisti. "Prima che Ryanair venga sindacalizzata 'si ghiaccerà l'inferno'", ha dichiarato. Il sindacato tedesco Cockpit ha parlato martedì di sciopero che inizia "da ora in poi in qualsiasi momento", sottolineando che i piloti andranno avanti fino a quando Ryanair non aderirà al contratto nazionale. Anche il sindacato dei piloti irlandesi, Ialpa, ha poi proclamato lo sciopero, lo stesso giorno dei colleghi tedeschi. Non si è fatta attendere la risposta di Ryanair, che ha fatto sapere che "i piloti con base a Dublino che parteciperanno a questa agitazione violeranno gli accordi presi e perderanno i benefici concordati". Anche il sindacato italiano della categoria, Anpac, ha chiesto l'applicazione del contratto collettivo di lavoro. In una lettera inviata ai lavoratori italiani, Ryanair ha risposto che chi sciopererà andrà incontro a sanzioni, invitando così i dipendenti ad astenersi dallo stop. Tra le penalità minacciate, "la perdita di futuri aumenti in busta paga secondo l'accordo". Affermazioni che hanno immediatamente scatenato le reazioni di sindacati e autorità. Per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il caso è "indegno" e "si dovrebbe intervenire". Secondo la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, da parte di Ryanair c'è stato un "comportamento arrogante davvero grave" e per il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, "questa della Ryanair è una mentalità padronale. In Italia un discorso del genere non lo avrebbe mai fatto neanche l'imprenditore più retrivo", ha dichiarato, sottolineando che "minacciare e intimidire i lavoratori è assolutamente una condotta antisindacale".

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