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Pensioni, stop ai 67 anni per 14.600 lavoratori

Il premier Gentiloni e il ministro Padoan

L'emendamento alla manovra: esentate 15 categorie di lavori gravosi

Dario Martini
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Il governo ha presentato un emendamento con cui trasferire nella legge di bilancio le proposte sulle pensioni al centro nei giorni scorsi del confronto con i sindacati. In 13 commi l'articolo 21-bis ricalca il pacchetto di interventi predisposto dall'esecutivo Gentiloni: dall'esenzione per le 15 categorie di lavori gravosi (riguarda 14.600 lavoratori) dell'aumento di età a 67 anni per il pensionamento dal 2019 alla riforma del meccanismo che lega le aspettative di vita al tetto di età pensionabile; dall'istituzione della commissione tecnica scientifica per la definizione di attività gravose a quella che dovrà sancire la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale fino alle nuove norme sulla tassazione dei premi e contributi versati dagli statali per la previdenza complementare. L'intero pacchetto pensioni vale 9,4 milioni nel 2018, 121,9 nel 2019 (di cui 100 milioni relativi alla spesa pensionistica per l'esenzione dei lavoratori impegnate in attività gravose), 176,7 milioni nel 2020 (141 di maggiore spesa pensionistica), 193,9 nel 2021 (143,9 di maggiore spesa pensionistica), 224,2 milioni nel 2022 (160,5 di maggiore spesa pensionistica), 261,6 milioni nel 2023 (di cui 176,4 di maggiore spesa pensionistica) fino a 300,2 milioni nel 2027 (166,2 di maggiore spesa pensionistica).

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