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L'Europa cresce ma l'Italia è fanalino di coda

Sale il nostro Pil ma non quanto quello degli altri Paesi Ue

Davide Di Santo
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Accelera la crescita dell'economia: nel 2017 il Pil dell'Italia aumenterà dell'1,5% mentre è stimata all'1,3% nel 2018. E' quanto emerge dalle previsioni economiche di autunno della Commissione europea diffuse questa mattina. L'Italia però resta in coda alla classifica europea: è il Paese che cresce meno dell'intera Unione nell'arco temporale preso in esame, cioè 2017, 2018 e 2019. "La ripresa economica in Italia accelera nel 2017 grazie alla domanda esterna e domestica, ma i venti di coda in rallentamento e le più basse prospettive di crescita nel medio periodo modereranno la crescita" nei prossimi due anni, scrive la Commissione Ue. Il rallentamento però prosegue nel 2019, col Pil fermo a 1%. L'Italia resta ultima in Europa sulla crescita per tutto il nuovo periodo coperto dalle previsioni della Commissione Ue, cioè 2017, 2018 e 2019. Solo il Regno Unito, che però viene per la prima volta escluso dalla tabella Ue-28, ha un andamento del Pil quasi uguale a quello italiano. E' Malta invece il Paese europeo che cresce di più: +5,6% nel 2017, +4,9% nel 2018 e +4,1% nel 2019. Ma "anche l'Italia è sulla buona strada", afferma il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando le previsioni d'autunno in conferenza stampa a Bruxelles, a chi gli chiedeva sul fatto che il Belpaese resti il fanalino di coda per crescita del Pil nell'Ue. "Non è sbagliato dire che è il Paese che cresce meno, ma è anche quello che segnala una vera ripresa. Questo vorrei dire agli amici italiani: abbiamo una crescita diffusa in tutta Europa e ora anche in Italia, che non ha mai avuto negli ultimi anni un tasso di crescita di questo tipo".

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