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Pensioni, sindacati pronti allo sciopero per evitare l'uscita dal lavoro a 67 anni

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Filippo Caleri
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Troppo silenzio e nessuna trattativa sulle pensioni hanno irritato i sindacati.  Le risposte  che aspettavano sul rinvio dell'adeguamento dell'età pensionabile secondo le aspettative di vita non sono arrivate. E qualcuno pensa già allo sciopero generale. Quelli più duri come la Fiom lo hanno già detto: "Faremo uno sciopero generale contro la manovra perché così non va. Non c'è nulla su pensioni e lavoro" ha spiegato la leader, Francesca Re David. Cgil, Cisl e Uil sono state più caute, forti dell'accordo sull'Ape social nel settembre dello scorso anno, pensavano sicuramente a una qualche minima concessione. Secondo la leader della Cgil, Susanna Camusso "per l'aspettativa di vita per ora serve solo un atto normativo che sospenda per un anno gli effetti di legge. Ma allo stato non c'è nessuna traccia di questo intervento. Così come per la previdenza dei giovani: se non si tolgono di mezzo le vecchie norme non si garantiranno le condizioni necessarie. Non c'è un'urgenza di impegno di spesa ma bisogna cancellare alcuni riferimenti normativi, come quello che fissa in 1,5 volte l'assegno ricevuto per avere diritto ad accedere ad una pensione". La segretaria della Cisl, Anna Maria Furlan punta il dito sulle non risposte circa la pensione di garanzia dei giovani, quella complementare e l'aspettativa di vita su cui chiarisce: "Non abbiamo mai chiesto di annullarla ma di renderla coerente con la vera aspettativa di vita. Se si lavora 40 anni ad un altoforno difficilmente si arriva a 80. Questo era il ragionamento che avevamo condiviso con il governo lo scorso anno", dice. Le speranze di un cambio di atteggiamento da parte del governo però ci sono tutte. La manovra entrerà al Senato con numeri a rischio per il probabile muro da parte di Mdp. Ed è lì che la granitica certezza del governo potrebbe sgretolarsi.    

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