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Colossi del web nel mirino dell'Ue: "Amazon restituisca 250 milioni al Lussemburgo"

Davide Di Santo
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I colossi del web nel mirino dell'Ue. Per la Commissione Europea Amazon ha ricevuto benefici fiscali non dovuti dal Lussemburgo per circa 250 milioni di euro. Per l'esecutivo comunitario si tratta di aiuti di Stato illegali, che ora il Granducato deve recuperare dal colosso Usa del commercio elettronico. Esentasse tre quarti degli utili da vendite in tutta l'Ue Dopo l'indagine approfondita lanciata nell'ottobre del 2014, la Commissione è giunta alla conclusione che il "tax ruling" concesso dal Lussemburgo ad Amazon nel 2003, prolungato poi nel 2011, ha diminuito le tasse pagate dal colosso americano nel Granducato, "senza alcuna giustificazione valida". L'accordo ha consentito al gruppo di spostare la grande maggioranza dei suoi utili da Amazon Eu, controllata di Amazon soggetta a tassazione in Lussemburgo, ad una holding che non è soggetta a tassazione, Amazon Europe Holding Technologies (Aeht). In particolare, l'accordo consentiva il pagamento di royalties da Amazon Eu alla Aeht, cosa che ha ridotto in modo considerevole l'utile di Amazon Eu soggetto a tassazione. L'indagine della Commissione ha dimostrato che l'ammontare delle royalties trasferite era "gonfiato" e non rifletteva la realtà economica. Su questa base, la Commissione ha concluso che il tax ruling garantiva ad Amazon un vantaggio economico selettivo, consentendole di pagare meno tasse di altre società soggette alle medesime norme fiscali nazionali. Di fatto, le regole consentivano ad Amazon di evitare la tassazione su ben tre quarti degli utili realizzati su tutte le vendite realizzate nell'Ue. E Amazon valuta il ricorso "Riteniamo che Amazon non abbia ricevuto alcun trattamento speciale dal Lussemburgo e di aver pagato le tasse in piena conformità con la legislazione fiscale lussemburghese ed internazionale". Questa a reazione di Amazon alle decisioni della Commissione Ue . Il gruppo fa sapere che valuterà le opzioni legali possibili "tra cui il ricorso in appello". "I nostri 50mila dipendenti in tutta Europa", scrive in una nota, "rimangono focalizzati a offrire il miglior servizio ai nostri clienti e alle centinaia di migliaia di piccole imprese". Il caso Apple-Irlanda La Commissione europea ha deciso inoltre di deferire l'Irlanda alla Corte di Giustizia dell'Unione europea per non aver recuperato da Apple aiuti di Stato illegali per 13 miliardi di euro, come richiesto dallo stesso esecutivo Ue. Lo si apprende da una nota di Bruxelles. Il governo irlandese ha dichiarato di essere "estremamente deluso" dal deferimento da parte dell'Ue. Il Ministero delle Finanze irlandese ha dichiarato in una nota di aver compiuto "progressi significativi su questo tema complesso" e ritiene che la Commissione europea abbia preso una decisione "assolutamente inutile". 

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