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La paura gonfia i conti in banca

Gli italiani non si fidano più della ripresa. Politica, finanza e guerre: in autunno i nostri risparmi tornano a rischio

Leonardo Ventura
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Forse negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. La ripresina ha iniziato a farsi sentire e i consumi si sono rimessi in movimento. L'estate sarà probabilmente foriera di una revisione al rialzo del Prodotto interno lordo. Ma a parte la fiammata di ottimismo dopo dieci anni esatti di crisi (il 9 agosto del 2007 con il congelamento dei fondi di Bnp Paribas segna l'inizio il crollo dei mercati e la recessione) le famiglie continuano a essere caute. Soprattutto sugli investimenti a lungo termine ad esempio sull'immobiliare. Stesso ragionamento da parte delle aziende non ancora convinte dai dati a intensificare le spese per aumentare la capacità produttiva. Risultato: le aziende non investono e le famiglie non spendono preferendo accumulare. Così in banca aumentano le riserve, cresciute in un anno di oltre 50 miliardi di euro. L'aumento è di 26 miliardi nei salvadanai delle famiglie, mentre sono cresciuti di oltre 21 miliardi i fondi delle imprese. Questi sono i dati principali che emergono dalle ricerca del Centro studi di Unimpresa sull'andamento delle riserve dei nuclei familiari e del sistema produttivo italiano. In totale, negli ultimi 12 mesi nei conti correnti sono stati accumulati... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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