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Pensioni, l'Ape parte. Ma resta l'incognita slittamento per la manovra Ue

Filippo Caleri
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Il governo, nonostante le indiscrezioni su un possibile rinvio dell'Anticipo pensionistico per venire incontro alle richieste dell'Europa per una manovra da 3,4 miliardi di euro, conferma che l'Ape partirà a maggio. Parola del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in audizione alla Commissione Lavoro del Senato. Poletti ha assicurato che saranno rispettati i tempi previsti dalla legge bilancio e ha chiarito che sono in preparazione i dpcm per l'Ape social (o agevolata) e per i lavoratori precoci, nonché il decreto ministeriale per i lavori usuranti. Inoltre sono in fase di determinazioni alcune circolari Inps. "Il lavoro è in corso - ha sottolineato - ma saremo tempestivi" per rendere applicabili le norme della legge di bilancio. Poletti ha rassicurato quindi gli italiani che non ci saranno interventi correttivi sull'attuale quadro normativo della previdenza: "Non c'è nessun pericolo di ulteriori interventi sulla riforma delle pensioni, sia in questa fase che in prospettiva. Nessuna richiesta in questo senso è arrivata dalla commissione Ue ed escludo ogni possibilità di intervento. C'è invece la volontà di continuare il dialogo con i sindacati". Tutto confermato dunque. Ma i timori di possibili colpi di mano dell'esecutivo, che potrebbe far slittare la partenza del'Ape social al prossimo anno per risparmiare 400 milioni in ossequio alla manovra chiesta da Bruxelles, restano. 

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