Pensioni, l'Ape parte. Ma resta l'incognita slittamento per la manovra Ue
Il governo, nonostante le indiscrezioni su un possibile rinvio dell'Anticipo pensionistico per venire incontro alle richieste dell'Europa per una manovra da 3,4 miliardi di euro, conferma che l'Ape partirà a maggio. Parola del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in audizione alla Commissione Lavoro del Senato. Poletti ha assicurato che saranno rispettati i tempi previsti dalla legge bilancio e ha chiarito che sono in preparazione i dpcm per l'Ape social (o agevolata) e per i lavoratori precoci, nonché il decreto ministeriale per i lavori usuranti. Inoltre sono in fase di determinazioni alcune circolari Inps. "Il lavoro è in corso - ha sottolineato - ma saremo tempestivi" per rendere applicabili le norme della legge di bilancio. Poletti ha rassicurato quindi gli italiani che non ci saranno interventi correttivi sull'attuale quadro normativo della previdenza: "Non c'è nessun pericolo di ulteriori interventi sulla riforma delle pensioni, sia in questa fase che in prospettiva. Nessuna richiesta in questo senso è arrivata dalla commissione Ue ed escludo ogni possibilità di intervento. C'è invece la volontà di continuare il dialogo con i sindacati". Tutto confermato dunque. Ma i timori di possibili colpi di mano dell'esecutivo, che potrebbe far slittare la partenza del'Ape social al prossimo anno per risparmiare 400 milioni in ossequio alla manovra chiesta da Bruxelles, restano.