Mediaset chiede a Sky di pagare per i programmi ritrasmessi
Nieri: pronti a far valere i nostri diritti con atti formali
Dopo la delibera dell'Agcom che ha definito la controversia tra Rai e Sky dicendo che la Rai può fare accordi commerciali con le piattaforme a pagamento per la redistribuzioni dei contenuti, Mediaset ha intenzione di far valere i propri diritti sullo stesso tema. «Abbiamo avuto conferma della legittimità della nostra richiesta a Sky» hanno detto i vertici di Mediaset. Mediaset da tempo chiede a Sky, che continua a includere le sue reti gratuite della propria offerta pay satellitare, un accordo di retransmission fee, pratica consolidata sia in Usa che in Europa. Si tratterebbe di un accordo commerciale per la presenza delle reti generaliste sul decoder satellitare che in Germania vale, per il sistema della tv in chiaro, oltre 100 milioni. Ora forte della delibera dell'Agcom, Mediaset ha intenzione di far valere i propri diritti con atti formali. La conferma è venuta dal consigliere di amministrazione di Mediaset, Gina Nieri, che in un convegno sulla difesa dei diritti sulla produzione televisiva ha precisato che «nessuna piattaforma televisiva può inserire la nostra programmazione gratuita nella propria offerta a pagamento, usandola come traino per i propri abbonamenti». Mediaset intima alla televisione satellitare di trovare un'intesa, altrimenti ritiene di avere abbastanza argomenti giuridici per avviare un ricorso legale. Il Biscione ha da tempo avviato una battaglia giuridica per il riconoscimento economico dell'uso, su altre piattaforme, dei suoi programmi e quest'anno, dopo una diffida, ha ottenuto da Facebook la rimozione dei contenuti non autorizzati. Ancora aperta è la causa, avviata nel 2008, per la presenza dei suoi programmi sui portali Youtube e Google nella quale Mediaset ha chiesto un risarcimento di 500 milioni di euro. La sentenza di primo grado è attesa per settembre. Sul possibile accordo commerciale con Sky, Federico di Chio, direttore marketing strategico di Mediaset, ha spiegato che è «difficile stabilire il valore, ma si farà riferimento al mercato europeo e alle mosse finora intraprese dalle reti free, come ad esempio la Gran Bretagna dove il sistema di tutte le reti ha considerato circa 200 milioni di sterline, o come la Germania dove l'intero sistema delle reti free ha quantificato circa 93 milioni di nel 2014 e circa 75 milioni di euro l'anno precedente». Da Sky non arriva nessun commento uficiale alla richiesta di Mediaset ma nella pay tv satellitare fanno notare che i canali Mediaset trasmessi da Sky sono trasmessi in chiaro dalla stessa Mediaset, e non fanno quindi parte del bouquet dei canali offerti agli abbonati Sky: come a dire che togliendo la scheda dal decoder i canali free sono comunque visibili.