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Alitalia-Etihad: pronta la lettera per l'accordo

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È attesa entro domani. La compagnia aerea degli Emirati Arabi investirà 550 milioni e punterà su Fiumicino per le rotte intercontinentali. Ma ci saranno anche 2.600 esuberi

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Tutto pronto per il matrimonio tra Alitalia e Etihad. È questione di ore. La lettera ufficiale di Etihad che dà il via libera all'operazione Alitalia dovrebbe arrivare a Roma oggi o al massimo domani. Lo confermano fonti di governo. Alitalia guarda «con ottimismo» alla risposta per la conclusione dell'accordo che porterebbe all'investimento di 550 milioni di euro da parte della compagnia di Abu Dhabi per trasformare la Cai in una compagnia aerea a cinque stelle in cinque anni puntando su Fiumicino come hub intercontinentale. Secondo le indiscrezioni che circolano in queste ore, non confermate dall'azienda, la lettera della compagnia aerea degli Emirati Arabi è già pronta da alcuni giorni e verrà recapitata a stretto giro. «Non ho ricevuto alcuna lettera, se qualcun altro l'ha ricevuta vuol dire che è piu informato di me ed è strano visto che deteniamo il 20% di capitale», afferma il ceo di Intesa SanPaolo Carlo Messina, interpellato, a margine dell'assemblea di Bankitalia, sugli sviluppi della trattativa tra Alitalia ed Etihad. «Credo -spiega - che sia questione di giorni ma al momento non abbiamo ricevuto nulla. Siamo ormai alla fase finale in cui Etihad dichiarerà le proprie aspetttive e a quel punto partirà una fase negoziale per trovare un accordo comune». Quanto agli elementi operativi dell'accordo, Messina ha detto che «prima bisogna vedere i termini della lettera e poi si parlerà degli aspetti finanziari e operativi». «L'Ugl è favorevole ad un accordo con Ethiad e sta lavorando con attenzione alla conclusione positiva della discussione in atto tra Alitalia e Etihad», dichiara il segretario generale Giovanni Centrella. «Sono ovviamente importanti i nodi che anche l'Ugl sta contribuendo a sciogliere con impegno e senso di responsabilità». All'apporto di nuovi capitali da parte della società di navigazione emiratina, secondi indiscrezioni, farebbe da contraltare la creazione di fondo rischi appositamente costituito nella old company oltre a un altro fondo che garantirà Etihad dalle eventuali perdite del 2014. Inoltre nel piano industriale sono previsti 2.600 esuberi, ma Etihad chiede il taglio di 3.100 addetti e la ristrutturazione del debito: su questo i nodi da sciogliere sono ancora molti. Rientrerebbero tra gli esuberi anche i 575 impiegati e hostess di terra e i 125 piloti e steward attualmente in cassa integrazione a zero ore.

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