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Alitalia chiede tagli agli stipendi di piloti e hostess

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Nella riunione con i sindacati a Fiumicino la compagnia aerea ha proposto riduzioni per ulteriori 48 milioni di euro. Contrari Cisl, Uil, Ugl, Anpac, Avia e Anpav

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Alitalia chiede ai sindacati ulteriori interventi sul costo del lavoro per 48 milioni di euro, per arrivare ai 128 milioni di risparmi previsti dal piano industriale messo a punto dall'amministtatore delegato Gabriele Del Torchio. Il taglio sugli stipendi è stato discusso oggi nell'incontro a Fiumicino, presso la sede di Assaereo, tra i responsabili delle relazioni industriali della compagnia aerea e i sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Trasporto aereo. Con l'accordo raggiunto il 14 febbraio scorso su cassa integrazione e contratti di solidarietà la compagnia ha già raggiunto l'obiettivo di 80-85 miliardi di euro di risparmi. Le nuove richieste vedono contrari i sindacati. «È impossibile procedere con il Piano Industriale in assenza di visibilità sul partner internazionale», scrivono Anpac, Avia e Anpav in rappresentanza di piloti e assistenti di volo. «Alle richieste di Alitalia di misure di riduzione del costo del lavoro con interventi diretti sulle retribuzioni del personale navigante le associazioni professionali hanno espresso la propria indisponibilità ad affrontare il tema in assenza di chiare e concrete prospettive di partnership internazionale. Abbiamo quindi chiesto un aggiornamento puntuale sullo stato della trattativa in corso con Etihad la cui mancata positiva chiusura risulterebbe ad oggi esiziale per Alitalia». La compagnia degli Emirati Arabi ha più volte annunciato l'interesse a rilevare una quota del capitale di Alitalia ma al momento nessun accordo è stato ancora concluso. Anpac, Avia e Anpav hanno inoltre affermato« l'impossibilità di procedere con interventi privi della dovuta democraticità e linearità», esprimendo un giudizio negativo riguardo la riduzione degli stipendi e rilevando « una certa opacità sugli interventi effettuati o pianificati in ordine alla riduzione dei costi strutturali e operativi: forniture, leasing aeromobili, consulenze». Contraria al taglio degli stipendi pure l'Ugl . «La proposta presentata dai vertici della compagnia aerea è inammissibile - sostiene Francesco Alfoni, segretario dell'Ugl Trasporto aereo - Non ci possono essere ulteriori interventi sul costo del lavoro». Per il sindacalista “ogni ulteriore valutazione sarà eventualmente rimandata alla contestuale presentazione di un nuovo Piano industriale orientato allo sviluppo, sostenuto da un nuovo assetto societario. In assenza di questi elementi riteniamo che non vi siano le condizioni per poter affrontare alcun intervento». «Proseguiremo il confronto con Alitalia a condizione che le intenzioni dirigenziali non abbiano gravi ripercussioni per il futuro dei lavoratori», sottolinea Alfonsi. «Auspichiamo che dai prossimi incontri possano emergere soluzioni positive». «I lavoratori hanno già fatto la propria parte con un taglio del costo del lavoro tra cassa integrazione e solidarietà: prima di parlare di ulteriori riduzioni bisogna prospettare un futuro in base ad un'alleanza solida come quella con Etihad», «Alitalia riduzione stipendi per avere Etihad o Etihad per avere riduzione di stipendi? Quale ruolo decisionale ai lavoratori?» è il tweet del segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano.

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