Lo spread sotto i 200 punti. Letta: grazie al sacrificio degli italiani
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco cala sotto la soglia psicologica dei 200 punti base (199) per la prima volta dal 6 luglio 2011. Il tasso sul decennale è al 3,93%. E Enrico Letta commenta la notizia al Tg1. "È una grande notizia - dice con entusiasmo- oggi raccogliamo il frutto di un lungo lavoro e soprattutto dei sacrifici di tutti gli italiani. È il segno che l'Italia è nella giusta direzione". E aggiunge: "Sono tre anni che lo spread ballava intorno ai 400-500 punti e questo vuol dire aver buttato via una ventina di miliardi di euro soltanto per pagare interessi in più. Se avessimo, come le avremo, queste risorse disponibili potremmo usarle per abbassare le tasse sul lavoro, aiutare l'occupazione e l'occupazione giovanile che è il vero dramma. Ma soprattutto - ha assicurato - questo renderà le imprese italiane più competitive perché non erano in grado di acquisire credito o fare investimenti come le imprese tedesche o francesi". Il presidente del Consiglio intereviene all'indomani delle proposte lanciate dal segretario del Pd Matteo Renzi sulla legge Bossi-Fini e le unioni civili. Proposte alle quali il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano - azionista tra i più pesanti della maggioranza, perché è a lui e alla sua scelta di scissione dal Pdl che si deve la sopravvivenza del governo - ha risposto con una levata di scudi. Ma Letta sembra essere fiducioso. La scelta di Matteo Renzi di scrivere ai leader degli altri partiti è "una buona iniziativa" secondo il premier, " perché il Paese non può permettersi che passi un altro anno senza riforme e legge elettorale". E poi, con slancio in pieno stile Prima Repubblica, ha aggiunto: "Io sono convinto che le soluzioni si troveranno e metteranno d'accordo la maggioranza".