Inps: crolla il potere d'acquisto delle famiglie
Il bilancio dell'istituto previdenziale calcola una caduta del 4,9% solo nell'arco del 2012.
Un dato amaro emerge dal bilancio sociale dell'Inps relativo al 2012: il potere d'acquisto delle famiglie è preciptato del 9,4% dall'inizio della crisi. Inoltre a peggiorare un quadro complessivo già difficile ci pensa il dato sui redditi delle famiglie, che si sono ridotti complessivamente di 18 miliardi. L'Inps spiega che nel 2012 "Il Pil è calato del 2,4 % in volume rispetto al 2011 e i redditi delle famiglie ne hanno risentito in maniera rilevante, considerato che si sono ridotti dell' 1,8% in termini monetari ma in termini di potere d'acquisto la caduta è stata di ben 4,9 punti". Insomma, il 2012 è stato "il quinto anno consecutivo di caduta del reddito disponibile in termini di potere d'acquisto: dal 2008 ad oggi si è ridotto del 9,4%". Nonostante l'intervento compensativo delle prestazioni sociali Inps, è spiegato nel bilancio, i redditi disponibili delle famiglie italiane sperimentano una riduzione di 21 miliardi, che ha come caratteristica quella di essere complessivamente inferiore a quella del 2009 (-27 miliardi) ma questa volta fortemente connessa anche all'aumento di prelievo". Dall'inizio della crisi in poi e cioè dal 2008 abbiamo avuto una riduzione del reddito disponibile delle famiglie pari a 18 miliardi; tale flessione è stata causata da una riduzione dei redditi primari di 40 miliardi da un aumento di prelievo pari a 12 miliardi, per un totale di 52 miliardi di riduzioni di redditi. Di questa riduzione di 52 miliardi ben 35 miliardi sono stati compensati dall'aumento delle prestazioni sociali dell'Inps, contenendo la flessione dei redditi effettivi delle famiglie a 18 miliardi nel periodo.