Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Chi parla male delle banche appartiene a Nerolandia»

MANOVRA: DOMANI AL VIA ITER CAMERA, OK ENTRO NATALE

Il Presidente dell'Abi Patuelli racconta le virtù dei sistemi bancari in occasione di un seminario: «La mancanza dell'orizzonte di stabilità istituzionale toglie spazio a una maggiore iniziativa fantasiosa: non è il fine, è il mezzo»

  • a
  • a
  • a

«La mancanza dell'orizzonte di stabilità istituzionale toglie spazio a una maggiore iniziativa fantasiosa. La stabilità istituzionale non è il fine è il mezzo. Ci può essere stabilità politica ma una fortissima instabilità istituzionale», a dirlo è il numero uno dell'associazione bancaria Abi Patuelli. Che ha anche spiegato che «l'Unione bancaria europea non è una variabile indipendente che interessa le banche. L'Unione bancaria europea riguarda, attraverso le banche, tutto il complesso dell'economia produttiva dei paesi». Pertanto, ha aggiunto, «quando qualche governo europeo, non solo l'Italia, ma anche altri in maniera più flebile, pensa di andare a prendere soldi dalle banche, tanto i soldi loro ce l'hanno, come se li fabbricassimo in maniera ottocentesca, è una valutazione di scarsissima cultura economica perché i fattori sono collegati. Noi abbiamo bisogno di una politica fiscale verso i fattori produttivi - ha evidenziato - che dia l'uguaglianza dei punti di partenza». Nel mercato unico europeo, ha concluso, «ci vogliono condizioni di partenza uguali. In questa gara fra economie dei singoli paesi appartenenti all'Unione europea, gli Stati che ridurranno la tassazione attireranno più capitali, avranno possibilità maggiori di investimenti e di creare posti di lavoro». «Chi parla male delle banche può avere tante ragioni ma non una: molte volte si parla male delle banche perché si appartiene a Nerolandia», ha continuato Antonio Patuelli, in occasione di un seminario sul sistema bancario. In Italia, ha spiegato Patuelli, «se l'evasione è di 100-200 euro è considerata una virtù, se invece è un'evasione maggiore è considerata rilevante: questa è una battaglia di cultura e di regole». Il presidente dell'Abi ha ricordato la severità delle regole di Basilea 3 che impediscono alle banche di avere bilanci non in regola con il fisco. «Ci prendiamo una serie di improperi - ha concluso - perché ci sono responsabilità inconfessabili da parte dei singoli che vengono scaricate sulle banche con colpe che non abbiamo».

Dai blog