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Lavoro, la crisi abbatte il popolo delle partite Iva

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I dati elaborati dalla Cgia di Mestre: in cinque anni 400mila autonomi hanno cessato l'attività

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Dal 2008 al giugno del 2013 hanno cessato l'attività ben 400 mila lavoratori indipendenti. In questi cinque anni e mezzo di crisi economica la contrazione è stata del 6,7%. Sempre nello stesso periodo di tempo, ogni cento lavoratori autonomi, ben 7,2 hanno chiuso i battenti. Al 30 giugno di quest'anno il cosiddetto popolo delle partite Iva ammonta a 5.559.000 lavoratori. A scattare la fotografia sul mondo del lavoro autonomo e delle micro imprese è stata la Cgia. «A differenza dei lavoratori dipendenti - fa notare il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - quando un autonomo chiude l'attività non dispone di nessuna misura di sostegno al reddito. Ad esclusione dei collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell'indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassaintegrazione o di mobilità lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare». Una situazione di difficoltà, ricordano dalla Cgia, che, purtroppo, ha spinto in questi ultimi anni molti piccoli imprenditori a compiere dei gesti estremi dettati dalla disperazione.

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