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In calo le presenze alberghiere

CALDO, STRADE DESERTE E CENTRO IN MANO AI TURISTI - FOTO 1

In rosso i conti dei primi cinque mesi del 2013: -4,7% secondo i dati forniti da Federalberghi. A viaggiare di meno sono gli italiani

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Nei primi cinque mesi del 2013 calano del 4,7% gli occupati e scendono dello 0,8% le presenze alberghiere, soprattutto per il calo dei viaggiatori italiani. È l'allarmante scenario che emerge dal consueto monitoraggio mensile effettuato da Federalberghi, attraverso un campione casuale di 2816 imprese. I mesi da gennaio a maggio del 2013, turisticamente parlando, fanno segnare una flessione nelle presenze alberghiere determinata principalmente dalla componente interna (rispetto allo stesso periodo del 2012). Nel dettaglio il numero di pernottamenti, a livello nazionale, è stato del -0,8%, determinato da un -4,7% di italiani ed un +3,1% di stranieri. Sul fronte occupazionale poi, i collaboratori delle strutture turistiche sono calati nei primi cinque mesi del 4,7%, con un -4,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -4,9% di lavoratori a tempo determinato. Dati che fanno parlare a Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, di una «emergenza lavoro che è il primo tema all'ordine del giorno anche del settore turismo» in cui si rischia «di depauperare la qualità del servizio turistico, uno degli storici fiori all'occhiello dell'ospitalità italiana, già falcidiata dal crollo della componente interna e dal calo delle tariffe».

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