Deficit al 3% ma debito pubblico record a quota 127%
I dati diffusi da Eurostat. Il rapporto debito/pil è il secondo più alto nell'Unione dopo quello della Grecia
Il rapporto fra deficit e Pil italiano è stato pari nel 2012 al 3%, in calo rispetto al 3,8% dell'anno precedente: lo conferma Eurostat, che ha diffuso oggi la prima notifica dei livelli di debito e di deficit nei 27 paesi dell'Unione europea. Il rapporto deficit/Pil al 3% rilevato da Eurostat è lievemente superiore al 2,9% previsto dalla Commissione europea nelle previsioni economiche d'inverno pubblicate a febbraio. Sulla base di questi dati, Bruxelles deciderà nelle prossime settimane se chiudere o meno la procedura d'infrazione contro l'Italia: finora le previsioni sono sempre state nel senso di una chiusura, che dovrebbe essere decretata il 29 maggio. Il debito pubblico italiano è stato invece del 127%, in aumento di 6,2 punti, secondo più elevato nella Ue dopo quello greco che era a quota 156,9%. Il terzo debito più elevato era quello portoghese, 123,6%, seguito da quello irlandese: 117,6%. Poi Belgio (99,6%) e Francia (90,2%). Nel 2012, il rapporto deficit/Pil dell'eurozona è sceso al 3,7%, rispetto al 4,2% del 2011, mentre il rapporto debito/pil è salito al 90,6%, contro l'87,3%. Secondo l'ufficio statistico dell'Ue, tra i Paesi membri il rapporto deficit/Pil più basso è stato registrato in Estonia (-0,3%), Svezia (-0,5%), Bulgaria e Lussemburgo (-0.8%) e Lettonia (-1,2%), mentre la Germania ha fatto registrare un surplus (+0.2%). Quanto al rapporto debito/Pil, il più basso è stato rilevato in Estonia (10,1%), Bulgaria (18,5%), Lussemburgo (20,8%), Romania (37,8%), Svezia (38,2%), Lettonia e Lituania (40,7%).