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Ryanair aumenta lo stipendio a piloti e hostess

Dal primo aprile salario più alto del 10%. Crescono anche indennità e pensione. La compagnia: «Siamo gli unici in Europa a premiare i lavoratori. In Italia, Gran Bretagna e Germania solo tagli»

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C'è la crisi ma Ryanair aumenta gli stipendi. Grazie al nuovo accordo collettivo con piloti, hostess e steward la compagnia low cost irlandese farà salire del 10% i salari del personale di volo a partire dal prossimo primo aprile. Laddove i vettori europei licenziano e ricorrono alla cassa integrazione per far fronte all'economia in recessione, Ryanair rilancia. Con i piloti ha negoziato accordi per le basi di Alicante, Valencia, Bristol, Cork, East Midlands, Londra Luton, Manchester e Shannon. Con il rinnovo del contratto scatterà l'aumento del 10% (in cinque anni) dello stipendio, con annesso incremento di indennità e pensione. E per ogni cinque giorni alla cloche ne avranno quattro di riposo. Anche per gli assistenti di volo l'aumento dello stipendio è stato fissato al 10%, nell'arco di quattro anni però. Cresceranno inoltre le indennità collegate. «Per hostess e steward – spiega Robin Kiely di Ryanair – c'è il mantenimento di un turno di lavoro fisso “a casa ogni sera”, praticamente unico nell'aviazione europea. Ogni addetto sarà sicuro, indipendentemente dalle rotte su cui lavorerà durante la giornata, di tornare nello scalo della propria città ed essere a casa la sera». «Questi accordi - sottolinea Kiely - riconoscono l'eccezionale produttività fornita dal nostro personale, il cui duro lavoro e dedizione è la chiave dell'espansione della compagnia che può offrire un modello di business innovativo anche durante la crisi. È un successo considerevole per i piloti e gli assistenti di volo in un momento in cui i sindacati in Italia, Germania, Spagna, Svezia e Regno Unito negoziano tagli ai posti di lavoro, agli stipendi e alle pensioni». Ryanair, che ha 1.500 rotte che collegano 180 città, punta a trasportare cento milioni di passeggeri l'anno entro il 2019. Attualmente vi lavorano 8.500 persone in 28 paesi.

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