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Banca d'Italia taglia gli stipendi dei banchieri

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L'invito di Palazzo Koch al sistema del credito «Gli istituti con i conti 2012 in rosso non devono distribuire i bonus ai manager» Vietato aggirare la contrazione del salario variabile con aumenti della parte fissa

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La Banca d'Italia usa la sua moral suasion per invitare le banche a restringere i cordoni della borsa nelle remunerazioni variabili dei manager. Quelli delle banche che hanno chiuso il 2012 con i conti in rosso non dovrebbero ricevere bonus, sulla base delle disposizioni emesse da Bankitalia il 30 marzo 2011. Lo si legge nel documento di vigilanza di via Nazionale. La Banca d'Italia «si attende - per il complesso del sistema - una significativa riduzione della remunerazione variabile». «Per le banche che hanno adottato piani di incentivazione basati su un periodo annuale di valutazione della performance e che chiudono l'esercizio 2012 in perdita o con unrisultato di gestione negativo», prosegue Palazzo Koch, «una corretta applicazione delle Disposizioni non consente di riconoscere o pagare bonus a valere sui risultati dell'esercizio 2012» per i massimi dirigenti, laddove per il restante personale va contemplata «almeno una significativa riduzione del bonus anche nel caso in cui siano stati raggiunti gli obiettivi di performance individuale e della business uniti di appartenenza». Bankitalia ricorda poi che «per quanto ovvio, la contrazione o l'azzeramento dei bonus non dovranno essere aggirati attraverso impropri aumenti della componente fissa o di quella variabile negli anni successivi».

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