Cipro: commissione UE, contrari a tassa depositi sotto 100mila euro
Le banche di Cipro -chiuse già nello scorso fine settimana- non riapriranno fino a martedì prossimo.Questa secondo indiscrezioni sarebbe l'orientamento, anche se nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa in tal senso dalla banca centrale del paese.Una decisione da parte del Governo e della Banca centrale è prevista per oggi pomeriggio.Le banche cipriote, così, riaprirebbero solo martedi prossimi, dato che lunedi è una giornata di vacanza. Le autorità sperano di aver trovato una soluzione al problema finanziario del Paese per quella data. Tuttavia, si prevede che, una volta aperte vengano imposti limiti sui trasferimenti all'estero. Il governo starebbe lavorando in questo senso. La situazione si è complicata dopo che il parlamento ha respinto il controverso pacchetto di salvataggio europeo e la tassa straordinaria di cui depositi bancari per raccogliere 5.800 milioni di euro.La Commissione europea "ha chiarito, prima ancora del voto al parlamento cipriota, che un'alternativa" alla soluzione per il piano di assistenza finanziaria a Ciprotrovata sabato scorso dall'Eurogruppo "sarebbe stata accettabile", in particolare "senza tassa sui depositi inferiori ai 100 mila euro". Lo ha detto il portavoce Olivier Bailly. l cancelliere tedesco Angerla Merkel ha espresso "Rammarico" per il voto del parlameto cipriota, che ha respinto l'ipotesi di un prelievo forzoso sui depositi bancari che era una parte fondamentale del pacchetto di salvataggio da 10 miliardi di euro proposto dalla ue. «Ora guardiamo quali suggerimenti a Cipro fa alla troika internazionale» ha aggiunto la merkel affermando che il voto del parlamento cipriota va comunque rispettato. Il cancelliere ha sottolineato l'importanza che riveste la sostenibilità del settore bancario cipriota: una sostenibilità che, ha detto la merkel, il settore stesso deve contribuire a creare. A-25 Il progetto di legge che sarà sottoposto al governo cipriota, oggi prevede che siano esonerati dal pagamento della tassa sui depositi tutti i conti bancari inferiori a 20mila euro, mantenendo al 6,75% la tassa sui depositi tra 20mila e 100mila euro e al 9,9% quelli con importi superiori. In cambio di un aiuto internazionale di 10 miliardi di euro, Nicosia si è impegnata a introdurre una tassa straordinaria sui depositi bancari e a ristrutturare il settore bancario, sovradimensionato rispetto all'economia reale. La decisione, presa sabato di tassare tutti i depositi ha suscitato le protese della popolazione. Ieri il parlamento cipriota ha rinviato ad oggi il voto decisivo. Le banche resteranno chiuse fino a giovedì per evitare la corsa al ritiro dei depositi. In prima fila nella questione cipriota c'è la Russia, che ha bollato come «ingiusto» e «pericoloso» il prelievo forzoso sui depositi in cambio di un aiuto internazionale, che rappresenta un costo di miliardi di euro per i patrimoni russi depositati nell'isola. Secondo l'agenzia moody's ammontano a 19 miliardi di dollari i beni delle società russe con sede a cipro ai cui si aggiungono circa 12 miliardi di dollari di asset delle banche russe in istituti ciprioti.