Alitalia, niente ricapitalizzazione di Air France
Air France continua a tenere sulla corda gli azionisti di Alitalia. C'è tempo fino al 14 novembre, ma le notizie che arrivano da Parigi indicano come sempre più concreta l'ipotesi che la compagnia francese possa decidere di non aderire all'aumento di capitale. Intanto, domani si riunisce un cda dell'aviolinea italiana per fare il punto della situazione, proprio in vista della scadenza dell'operazione di ricapitalizzazione. A scrivere che Air France - Klm sarebbe ormai orientata per il no all'aumento di capitale è il quotidiano La Tribune, citando fonti vicine al dossier, proprio nel giorno in cui si riunisce il board del gruppo parigino per l'esame dei conti, che verranno resi noti nella mattinata di domani e illustrati in una conference call con gli analisti. «A quindici giorni dalla dead line (il 14 novembre) data agli azionisti attuali di Alitalia per pronunciarsi sulla propria partecipazione all'aumento di capitale di 300 mln di euro approvata lo scorso 14 ottobre, le possibilità di una partecipazione del gruppo franco-olandese a questa operazione sono quasi nulle», scrive il quotidiano transalpino. Bocche cucite, invece, al quartier generale della compagnia francese. È evidente che un passo indietro della compagnia franco-olandese complicherebbe, e non poco, i piani dei soci italiani, inclusa la new entry Poste, quelli delle banche creditrici impegnate a garanzia dell'aumento di capitale, Unicredit e Intesa San Paolo, e quelli del governo, che continua a ritenere Air France l'unica vera partnership possibile. Anche se, sia a Palazzo Chigi che a Fiumicino, è stato più volte fatto presente che l'operazione finanziaria è strutturata in modo tale da essere garantita anche se Air France decidesse di non fare la propria parte. Il problema, con l'inoptato che sarebbe comunque garantito dal consorzio delle banche, diventerebbe quello di trovare, in fretta, una partnership internazionale alternativa. Oggi, a margine dei lavori della Giornata Mondiale del Risparmio, sono arrivate indicazioni significative proprio dai due amministratori delegati delle banche impegnate nella partita. L'obiettivo di Unicredit «non è di diventare socio di Alitalia, ma creare le condizioni affinchè i soci sottoscrivano l'aumento di capitale e questo abbia successo, per poi uscire dall'equity», ha chiarito l'Ad di Unicredit Federico Ghizzoni. «Bisognerà arrivare ad un accordo con un partner industriale che deve essere Air France, ma se non sarà così valuteremo una soluzione diversa», ha spiegato Carlo Messina, ad di Intesa SanPaolo.