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Nessuna manovra in arrivo sui conti

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Grilli esclude altri sacrifici in primavera. Calo delle tasse solo tagliando la spesa

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Dopoaver assecondato manovre di rigore senza precedenti con il governo Monti ora anche lui batte il tasto della riduzione delle tasse. «Una riduzione degli oneri fiscali è non solo possibile ma assolutamente auspicabile» ha assicurato Grilli dopo la sua audizione al Parlamento Europeo. «Per noi quando abbiamo presentato la legge di Stabilità, il nostro obiettivo era quello di cominciare la riduzione dell'imposizione fiscale, attraverso l'unico strumento possibile, quello di riduzione della spesa pubblica». «Quando noi siamo in una situazione di bilancio in pareggio - ha ricordato - l'unico modo per ridurre le imposte è quello di ridurre la spesa pubblica, quindi io penso che non solo sia possibile ma assolutamente auspicabile» una riduzione degli oneri, «faceva parte del nostro obiettivo come governo, quindi spero che i prossimi governi lo perseguano». Alla domanda se nella revisione degli oneri fiscali possa rientrare anche l'Imu, Grilli ha replicato: «Come i prossimi governi vorranno redistribuire il carico fiscale è una questione veramente ad alto contenuto politico, quindi la lascerò al prossimo governo». In attesa Grilli ha ribadito che «nessuna nuova manovra sarà necessaria in Italia per mantenere fede all'obiettivo del pareggio strutturale». «L'obiettivo è di un pareggio nel 2013 in termini strutturali e non nominali - ha ricordato - quindi aggiustato per il ciclo. Se il bilancio è pari in termini strutturali, non si appesantisce l'economia con nuove manovre. Come non le abbiamo fatte noi, spero non le faccia nemmeno il prossimo governo». L'Italia è ora «un paese diverso che sta cambiando profondamente» con le «riforme non reversibili» approvate negli ultimi mesi dal governo Monti. In poco più di un anno di governo, ha detto Grilli, «un percorso è stato iniziato e in parte portato a termine con un'azione di governo incisiva. La strada non è conclusa - ha aggiunto - ma sono sicuro che a livello nazionale ed europeo tutte le istituzioni saranno in grado di portare a termine questo importante lavoro». «La fine della recessione in Italia è prevista per la prima metà del 2013», ha proseguito Grilli. «La ripresa sarà maggiore nella seconda parte dell'anno, trainata da esportazioni e investimenti».

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