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«Vorrei la fusione conChrysler»

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Marchionne rilancia l'obiettivo: quotazione con Fiat come gruppo integrato

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Èquesto il traguardo a cui punta l'amministratore delegato di entrambe i gruppi automobilistici Sergio Marchionne. In un'intervista rilasciata alla radio pubblica statunitense Npr, il manager ha sottolineato che vorrebbe dare «l'opportunità agli investitori americani di comprare azioni di Fiat-Chrysler insieme». Al momento si tratta di un'intenzione e Marchionne è stato cauto: «se succederà non lo so, datemi tempo». L'ad ha così ribadito quanto detto lunedì scorso da Detroit: «l'obiettivo è creare una sola azienda che produce auto in tutto il mondo». Serve però, aveva precisato, «gestire l'uscita di Veba in modo fattibile» da Chrysler. Marchionne ha indicato che, dopo quasi tre anni di crescita nelle vendite, il management di Chrysler non si sente più rilassato: «stiamo diventando un più paranoici di quello che siamo stati storicamente, cosa che credo sia positiva», ha ironizzato. Il manager italo-canadese ha poi spiegato che Chrysler, pur avendo sede a Detroit, non va pensata come una realtà americana, ma globale. Ha senso per Chrysler produrre in altri Paesi così come accade in Cina per il mercato cinese? «Non ho un singolo dato in mente che prova che l'intera organizzazione Chrysler veda sè stessa come un produttore di auto americano», ha risposto Marchionne. «Abbiamo deciso che avremmo preso alcuni prodotti chiave come il Wrangler e il Grand Cherokee e che li avremmo protetti come vere icone americane prodotte in America. Qualsiasi Wrangler che si vede nel mondo è fatto in Ohio, il Grand Cherokee è prodotto a Detroit e continuerà ad esserlo per poi essere distribuito a livello globale. Non replicherò quell'impianto altrove». Poi ha precisato che «questo non significa che per diventare un gruppo migliore e più forte non guardi ad altre opportunità in altre giurisdizioni dove è semplicemente impossibile usare asset con sede in America. È impossibile farlo in cina, è impossibile farlo in Russia in modo efficace». Ieri Fiat ha firmato con Mazda l'accordo definitivo in base al quale Mazda produrrà una spider a due posti per Alfa Romeo, a seguito dell'annuncio congiunto del 23 maggio scorso. L'auto verrà prodotta nello stabilimento Mazda di Hiroshima dal 2015. Intanto continuano le polemiche sulla cig a Melfi. Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni avverte: Non si faccia campagna elettorale sulla vicenda Fiat, perché costerebbe moltissimo al lavoro e all'economia italiana. Sulle vicende del Lingotto, ha poi sostenuto, «c'è un pericoloso depistaggio di informazione». Poi: «Inseguendo la Fiom, oggi sarebbero chiusi due stabilimenti Fiat».

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