L'olandese Dijsselbloem al posto di Juncker
Junckere Dijsselbloem si incontreranno oggi per preparare l'incontro dell'Eurogruppo in programma lunedì a Bruxelles. Il nome del ministro olandese è circolato per mesi come possibile candidato, ma fino a oggi Dijsselbloem non aveva mai confermato. Lunedì si parlerà in particolare della modalità della ricapitalizzazione delle banche dell'Eurozona attraverso il fondo anti-crisi e del cambio dell'euro. Sul ruolo Esm per le banche un accordo è ancora lontano: dopo che il fondo ha indicato che potrebbe emergere un problema di risorse, i governi cercano di trovare una soluzione, ma sono per il momento molto divisi. Fonti Ue hanno confermato che la discussione sulle modalità delle ricapitalizzazioni bancarie resta a livello tecnico e che i ministri «avvieranno un primo confronto a livello politico dal quale non sono attese conclusioni». Le stesse fonti hanno confermato che la novità delle ultime settimane è costituita dalla valutazione dei vertici dell'European stability mechanism, secondo i quali essendo l'intervento diretto nelle banche più rischioso dei prestiti agli stati da salvare scatterebbe un «moltiplicatore» negativo per l'Esm per cui sarebbero necessarie più risorse a parità di intervento di prestito agli stati. Ciò se si vuole mantenere l'attuale profilo di credibilità sui mercati del fondo anti-crisi. A fronte di interventi consistenti nelle banche, l'Esm potrebbe dunque trovarsi con nuove esigenze di finanziamento. La conseguenza è che in qualche modo intervengano gli stati in cui si trovano le banche eventualmente da ricapitalizzare via Esm. La divisione tra i paesi attualmente, hanno indicato le stesse fonti, riguarda il livello al quale gli stati devono intervenire, rispetto alle esigenze di capitale delle banche, se devono garantire e in quale misura le eventuali perdite.