Nel 2013 più liquidità sull'azionario
Enormiquantità di denaro che fino ad adesso sono rimaste ferme o sono state investite in asset che non offrivano alcun rendimento, o addirittura offrivano rendimenti negativi, stanno per trovare la strada dei mercati europei, soprattutto quelli azionari». È quanto ha detto ieri il capo economista di Unicredit, Erik Nielsen, presentando a Milano l'Outlook per il 2013. «È in atto un eccezionale processo di normalizzazione dell'asset allocation - ha detto - e i paesi che più ne beneficeranno sono quelli cosiddetti periferici, Italia e Spagna in testa». Riguardo allo spread, gli economisti di Unicredit ritengono che l'attuale trend al restringimento degli spread proseguirà ancora. «Per il titolo a 5 anni - ha detto il vice responsabile per la strategia sul fisso, Cazzulani - abbiamo un obiettivo di medio termine di 150 punti base sopra l'analogo tedesco e diciamo che si tratta di un target ipotizzabile in prospettiva anche per il decennale». «Riteniamo che gran parte della liquidità andrà a canalizzarsi verso i mercati azionari - ha aggiunto Cazzulani - perché al momento siamo in presenza di una discrepanza fra l'andamento del mercato del debito e quello dei titoli azionari che riflette uno scenario negativo. Fil. Cal.