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Fiat offre 40 euro. Ma solo a chi è presente

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Primo incontro tra sindacati e azienda per il rinnovo economico del 2013

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.Quasi risibili. Sul piatto del primo incontro con i sindacati per la discussione della sola parte economica del contratto per il 2013 il Lingotto ha messo una aumento lordo di 40 euro lordi in busta paga base. E che dovrebbe essere legato all'effettiva presenza sul lavoro. Un po' poco. Ma la situazione economica non depone a favore della manica larga. Anche perché il dato messo sul tavolo delle trattative dai dirigenti Fiat è allarmante: 32 milioni di euro di ore di cassa integrazione attivate lo scorso anno. Conti alla mano significa che nel 2012 sono state 20 mila le persone in sovraorganico rispetto alle esigenze produttive. Nessuno degli oltre 80 mila lavoratori è stato licenziato, hanno aggiunto i manager torinesi, e i 40 euro sono il massimo che l'azienda può garantire. Nella riunione tenuta ieri del Lingotto le organizzazioni sindacali sono rimaste in una posizione attendista. Ma la proposta dell'azienda è stata motivata con le condizioni difficili del mercato auto. L'accordo con i sindacati non è stato chiuso e la partita sul rinnovo è stata rinviata a un nuovo incontro previsto per mercoledì e giovedì. C'è un altro elemento che porta un minimo di novità nella proposta del Lingotto è anche il modo con il quale l'aumento salariale sarà pagato e cioè legato alla presenza in azienda. Un incentivo alla produttività in parole povere. Per ogni giorno di lavoro in azienda, quindi, i lavoratori percepiranno un'aliquota dei 40 euro. Certo non è la produttività pura ma il fatto di essere in azienda è sicuramente un parametro oggettivo del fatto che la quantità di cose da produrre possa aumentare. In realtà il concetto ispiratore sarebbe quello di superare anche la filosofia sindacale stile anni 70, che ha dominato le relazioni industriali per lungo tempo. E cioè che gli aumenti salarali, alti o bassi, fossero ispirati al principio della divisione a tutti in parti uguali. Una visione da abbandonare a vantaggio di una spartizione delle risorse in modo da premiare un po' di più chi lavora di più. Un timido primo passo verso la valorizzazione del merito più volte auspicato, ma mai effettivamente decollato. Il clima respirato al tavolo è comunque positivo. «Dopo tre mesi di trattativa abbiamo colto positivamente il fatto che l'azienda abbia fatto una proposta sul salario - commenta il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano - anche se riteniamo ci siano ancora vari aspetti problematici da risolvere; in particolare sul fatto che quest'ultima sia legata alla prestazione effettiva di lavoro e che non ci sia una chiara soluzione su alcuni elementi salariali presenti a livello aziendale». «Riteniamo comunque - prosegue Uliano - che alla luce della difficoltà del settore auto, si possa ragionare su un rinnovo annuale del contratto, come proposto dall'azienda. Stessa cosa dicasi per alcuni elementi di natura normativa posti in piattaforma che riteniamo possano essere affrontati, rispondendo alle richieste presentate». Da discutere anche resta l'applicazione al solo 2013 del contratto. Il Lingotto spiega che si vuole limitare la discussione a un anno, confidando nella ripresa del mercato e nella possibilità di contare su più risorse.

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