Il 6 febbraio l'Antitrust decide sulle tlc
Neldocumento inviato alle parti, e che chiude l'istruttoria viene sottolineato, tra l'altro, che «Telecom Italia reca pregiudizio alla concorrenza mediante l'opposizione di un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione alle richieste dei concorrenti di servizi all'ingrosso e mediante l'applicazione di elevati sconti sui canoni di accesso relativi all'attivazione di linee telefoniche narrowband alla clientela residenziale». L'analisi svolta «dimostra che Telecom ha ostacolato l'efficiente espansione dei concorrenti nei mercati a valle dell'accesso alla rete fissa, dei servizi di telefonia vocale e dell'accesso a Internet mediante due distinte condotte, consistenti l'una nell'opposizione ai concorrenti di un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all'ingrosso, e l'altra nell'applicazione sul mercato a valle di prezzi per il servizio di accesso al dettaglio alla rete fissa, che, rispetto a quelli applicati a monte per il servizio di unbundling, non consentono di operare in modo redditizio».