Per Alitalia in campo anche Etihad «Valutiamo opportunità nel settore»
No comment del vettore del Golfo. Ma l'intenzione di investire c'è
Ifrancesi vogliono la promessa sposa italiana ma oggi non hanno la dote necessaria per impalmarla. Mentre Etihad, la compagnia del Golfo persico, che potrebbe mettere sul piatto una quantità di denaro sonante non può averla tutta per sé causa regole europee. Insomma chi vuole non può. E chi ha i mezzi è limitato da altri vincoli. O meglio attende. Così a fronte dell'intensificarsi delle voci secondo le quali l'aviolinea degli Emirati sarebbe intenzionata ad acquisire quote di azionisti italiani, arriva da Abu Dhabi la puntualizzazione dei diretti interessati. «La nostra politica -spiega il portavoce di Etihad- è quella di non commentare le indiscrezioni. Etihad Airways continua a guardare alle opportunità di investimento che ci potrebbe essere in altre compagnie aeree come evoluzione positiva della sua strategia di partnership». Questi investimenti, aggiunge, «saranno realizzati solo nel caso in cui Etihad Airways ritenga che ci siano forti prospettive commerciali, che ci sia la stessa filosofia aziendale e che vengano accolti positivamente. Se o quando la compagnia decidesse di fare ulteriori investimenti di questo tipo, questi saranno comunicati in linea con i requisiti normativi e commerciali previsti». Insomma cautela ma nessuna chiusura a un ipotetico coinvolgimento nel capitale di Alitalia. Le indiscrezioni, da prendere con le pinze, arrivano questa volta da Oltralpe. Secondo il quotidiano francese Les Echoes, Air France, già in possesso del 25% del capitale di Alitalia, non avrebbe la disponibilità sufficiente per acquistare un'ulteriore partecipazione e si appoggerebbe quindi a Etihad. In questo modo, Air France-Klm, che con Etihad ha un stretto un accordo di cooperazione, eviterebbe così il rischio di vedere una parte del capitale di Alitalia passare in mani ostili, in attesa di essere abbastanza risanata da poter fare un'offerta d'acquisizione, in cash o scambio di azioni, nel 2014 o 2015. Nel dossier Alitalia, il nome di Etihad non spunta certo per la prima volta in questi giorni. Anche la scorsa estate, si era parlato di un possibile matrimonio tra il vettore mediorientale e Alitalia. Un'ipotesi alimentata, peraltro, anche dalle dichiarazioni del ceo James Hogan, che aveva manifestato la volontà di acquisire quote in compagnie europee per rafforzarsi nel vecchio Continente. Ma, già allora, gli addetti ai lavori facevano osservare come la compagnia mediorientale, pur contando su ampie disponibilità per finanziare un eventuale shopping, non avrebbe certo affrontato, a tutti i costi, un'operazione in perdita. Intanto, Alitalia ed Etihad hanno stretto una partnership commerciale e dal primo dicembre è operativo il collegamento diretto tra Roma e Abu Dhabi, effettuato in codesharing. Da Parigi non si registrano ulteriori prese di posizione.