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Mc Donald's assume. Ma la Cgil protesta

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Inuna nota il sindacato auspica che «si avvii finalmente quel confronto in tema di qualità occupazionale, attraverso l'alveo naturale rappresentato dalla contrattazione di secondo livello. Il sindacato è disponibile. Lo è da qualche decennio». Filcams Cgil sottolinea l'inutilità di «retorica, il sensazionalismo e le strumentalizzazioni, quando si discute di diritti fondamentali e di lavoro». Anzi, come spiega Fabrizio Russo, sindacalista di Filcams Cgil, «che un'azienda pubblicizzi il fatto che rispetta la legge e applica il contratto collettivo nazionale del turismo, sembra una provocazione». McDonald's, continua la nota del sindacato, «è una di quelle rare multinazionali del comparto della ristorazione commerciale/veloce, se non l'unica, ad essersi sistematicamente sottratta al confronto in ordine alla condivisione di un contratto integrativo aziendale». Piccata la risposta delll'ad della catena di McDonald's in Italia, Roberto Masi: «McDonald's sta assumendo, non sta licenziando, quindi ci sorprende e ci dispiace la posizione di Filcams Cgil. Consideriamo fuori luogo queste critiche, che arrivano proprio nel momento in cui annunciamo che assumeremo 3000 persone nei prossimi 3 anni. Tra l'altro, in questi primi giorni del 2013 ne abbiamo già assunte 200». «McDonald's crede in questo Paese, per questo oggi investe. Certo, in McDonald's molti contratti sono part-time, una modalità molto utilizzata nel settore ristorazione, assolutamente a norma di legge, e che per alcuni può essere un'opportunità, come ad esempio per gli studenti-lavoratori, che rappresentano il 30% della nostra forza lavoro. Noi vorremmo portare l'attenzione sul fatto che le nostre assunzioni sono a tempo indeterminato, mentre forse la Cgil potrebbe rivolgere la propria attenzione a quelle aziende che non offrono contratti altrettanto sicuri».

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