È il ceto medio il pilastro del rilancio
Lagrande liquidità immessa nei mercati è derivata dalla moltiplicazione di modelli matematici. Si è favorita la cultura del debito che ha trovato impreparata l'Italia spiazzandola. Il nostro paese ha Stato fortemente indebitato e famiglia risparmiatrice. A livello planetario il debito sovrano rappresenta il più grave problema per l'intera umanità a rischio di deflagrazione. In questo contesto si trovano diversi paesi occidentali una volta ricchi ed avanzati rispetto all'economia del terzo mondo, ora emergenti. Tra queste la Cina il più grande creditore degli Usa, principale acquirente e maggiore investitore. L'Italia dotata di risorse inutilizzate si trova nel mare di una globalizzazione irreversibile e che sta mutando pelle. Sta cambiando il modo di produrre di consumare di fare impresa. La famiglia ha avuto in Italia il ruolo di architrave della vita sociale. Che ora l'andamento delle cose sta disgregando a dispetto di chi pensa che i nostri giovani siano bamboccioni perché ancora stanziali nella culla famigliare. Si avverte con molte e lodevoli eccezioni un indebolimento del sentimento di solidarietà sociale una volta ramificato nel nostro popolo. Il debito pubblico contratto nel passato e non per colpa della accelerazione alla crescita imposta dalla finanza, rischia di generare un conflitto generazionale. Ai figli le spese dei padri. Tutto ciò è irrazionale e contraddittorio. L'Italia uscì in macerie dalla guerra. Si è rialzata conquistando la vetta tra i paesi industrializzati. La lunga pace sociale deriva da compromessi livellatori. La politica deve riprendersi il suo spazio e tornare a contare insieme alla economia. Occorrerà risolvere, con riforme non costose, i problemi strutturali in essere. Smaltire il debito alimentare la crescita e contenere le inevitabili tensioni sociali, naturali conseguenza della depressione. Questa genera odi perché la fame non si placa con le parole. Il ceto medio è stato per anni il pilastro della stabilità dovrà tornare ad essere la pedana del rilancio. Politica ed economia sono in antitesi con burocrazia malversazioni inefficienze burocratiche e promesse demagogiche. Di questo l'italiano moderato non rassegnato ne è conscio.