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Addio pensioni d'anzianità. Il lavoro si lascia a 66 anni

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Siè passati al sistema contributivo puro, spariscono le pensioni di anzianità e le cosiddette finestre. Insomma: parte la nuova previdenza. Lo ha ricordato ieri il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. «L'età pensionabile è agganciata all'aspettativa di vita - ha detto - perché per fortuna si vive di più, quindi si lavorerà di più e si percepirà una pensione per più tempo». «La riforma è cominciata vent'anni fa con Amato, poi con Dini e tutti i governi che si sono susseguiti. Di fatto la riforma Monti-Fornero, chiude un ciclo di transizione molto lungo», ha aggiunto Mastrapasqua. A chi gli chiedeva se il sistema sarà sostenibile dalle singole persone ha poi risposto: «Serve la seconda gamba della pensione complementare, che in Europa è molto diffusa ma che in Italia stenta ancora a decollare. Su questo tutti (Inps, assicurazioni e banche) devono lavorare». Mastrapasqua ha anche ricordato un dato allarmante: nel Vecchio Continente, ha sottolineato, la media di coloro che hanno la pensione complementare è di circa il 91%, in Italia è il 23%. Un delta troppo ampio sul quale bisogna riflettere per capire quali sono gli errori che sono stati fatti». Intanto l'istituto di previdenza dato i numeri per l'anno appena chiuso della campagna di contrasto al fenomeno della riscossione di pensioni di persone decedute. Quasi 13 milioni di euro recuperati, 615 denunce e 14 arresti. Le inchieste, secondo l'Inps, vengono generalmente avviate dalle strutture dell'Istituto che forniscono alle autorità competenti gli elementi necessari per procedere. L'Inps, si legge ancora nella nota, «ha da tempo avviato operazioni di accertamento dell'esistenza in vita sull'intero territorio nazionale». Ai soggetti individuati ha inviato una comunicazione con allegato un bollettino Mav precompilato con l'importo da restituire. La percentuale di coloro che hanno rimborsato il debito in un'unica soluzione o che hanno richiesto una rateizzazione, è pari a circa il 27%: «Su circa 24 mila lettere inviate sono stati pagati 4.344 Mav e sono stati inseriti in procedura 571 piani di rateizzazione con un recupero totale pari a circa 6,8 milioni di euro».

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