Enel rispetterà tutti gli obiettivi fissati del 2012
Stiamoconsegnando quest'anno con quello che avevamo promesso». Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, in occasione del tradizionale scambio di auguri natalizi con la stampa, riferendosi ai target della società per il 2012 e che predevano un Ebitda di 16,5 miliardi e la riduzione dell'indebitamento a circa 43 miliardi. Quanto al 2013 per Conti, «sarà un anno carico di sfide e di opportunità e che vedrà procedere speditamente il processo di integrazione per arrivare a quella che in azienda chiamiamo one company (una sola compagnia ndr). Parlando del 2013, l'anno della one company, Conti ha sottolineato come «la strategia non cambia: da un lato la conservazione dei margini, in particolare in paesi come l'Italia e la Spagna dove interventi governativi stanno incidendo sui costi del settore elettrico; dall'altra continueranno a crescere le rinnovabili e il continente sudamericano». Al brindisi è intervenuto anche il presidente Paolo Emilio Colombo che ha detto: «Quest'anno, molto particolare per il paese e per l'azienda, abbiamo ripercorso il mezzo secolo della nostra storia con iniziative ed eventi su tutto il territorio nazionale. Dal 1962, anno della nazionalizzazione del settore elettrico, Enel ha condiviso con il paese tutte le tappe più significative della sua storia, con particolare riferimento alle politiche e alle strategie energetiche». «Negli anni '60 - ha spiegato Colombo, sintetizzando la storia dell'azienda - con l'elettrificazione del paese Enel ha assecondato le indicazioni del governo di allora, in un momento in cui oltre un milione e mezzo di persone viveva senza elettricità. Negli anni '70 la crisi petrolifera ha portato alla diversificazione delle fonti energetiche e ha cominciato a diffondersi la cultura del risparmio energetico. Negli anni '80 la difesa dell'ambiente ha stravolto le politiche di sviluppo energetico e si è cominciato a focalizzarsi sulle energie rinnovabili, mentre gli anni '90 hanno visto la privatizzazione dell'Enel, che è diventata una Spa - ha aggiunto -. Il processo di liberalizzazioni, iniziato con il decreto Bersani del 1999 ha aperto il mercato energetico alla concorrenza e si è dovuto iniziare a pensare a come essere competitivi. Oggi Enel è in 40 paesi.