S&P's alza il rating greco I mercati cambiano idea
Glioperatori cominciano a comprendere che continuare a «randellare» i mercati, i debiti degli stati sovrani, insomma a creare le condizioni per l'incertezza non serve più. Nemmeno agli speculatori che, dopo aver incassato le cedole della crisi, fermano il meccanismo distruttivo per godersi i guadagni. Come d'incanto le azioni dei governi del mondo e delle istituzioni finanziarie tornano a essere animate dal concetto della «convergenza». Un termine emerso la scorsa estate nel G20 di Los Cabos in Messico. Ne avevano parlato tutti, anche la direttrice del Fondo Monetario Lagarde, a proposito della necessità di strumenti comuni tra i paesi europei per fronteggiare la crisi. Ma di convergenza si era parlato anche nel nuovo G2, l'identità di vedute tra il presidente Usa Obama e l'ex premier cinese, Jintao, nel 2009 al G20 di Londra. Un'alleanza inedita per contrastare la drammaticità della crisi che spingeva ad affrontare un cammino comune. Semi gettati nel passato che hanno prodotto idee e strategie per far ripartire un mondo confuso dalla crisi. Così cominciano a essere ben apprezzate le notizie che confermano l'inversione della tendenza. Ieri ne è arrivata una che va in questa direzione. Standard&Poor's ha alzato il rating della Grecia da «Sd», cioè default selettivo, a «B-», con outlook stabile. La decisione viene alla luce del buon esito dell'operazione di riacquisto del debito portata a termine nei giorni scorsi da Atene e dalla decisione della comunità internazionale di versare gli aiuti promessi. Secondo un funzionario del governo greco, entro oggi sarà completato il versamento della tranche di aiuti finanziari per 34,3 miliardi di euro a cui dovrebbero aggiungersi nel corso del primo semestre 2013 ulteriori 14,8 miliardi. Un dettaglio che allontana dai mercati l'idea del fallimento greco. Gli operatori sono uomini guidati anche loro da sentimenti e ragione. Hanno fiutato che il vento della bufera sta calando. Elo spread dei titoli dei paesi come Italia e Spagna sta scendendo con rapidità anche per questo. Per i mercati che annusano la «convergenza» la temperatura politica nel pollaio italiano è un dettaglio. Monti, Bersani e il Cav per i mercati pari son:lo spread continuerà a scendere.