Barilla punta a ricavi doppi nel 2020
Il gruppo alimentare aumenterà la quota di mercato nei paesi emergenti
Noncosì per l'utile netto (76 milioni nel 2011) che registrerà una contrazione visto che gli aumenti dei costi non sono stati trasferiti sul prezzo finale del prodotto ai consumatori. A dirlo è stato il nuovo ad, Claudio Colzani, nel corso di una conferenza stampa nella quale sono stati illustrati gli obiettivi di medio e lungo termine. Obiettivi ambiziosi: raddoppio del fatturato entro il 2020 con una particolare attenzione agli emergenti che dovrebbero aumentare sensibilmente la loro quota sul fatturato passando dall'attuale 4% al 20% nel 2020. E lo stesso top manager ha sottolineato i vantaggi di lavorare per un gruppo a controllo familiare che libera il management dalla necessità di dare profitti a breve. «Controllo familiare - ha spiegato - che ci consente di pensare nel lungo termine: non avere la pressione della trimestrale ci permette di pensare al lungo periodo». Parlando di quest'anno, Colzani ha chiarito come la contrazione dell'utile sia stata una scelta: gli aumenti dei costi non sono stati trasferiti sui consumatori per «mantenere competitività in termini di volumi e quote di mercato» ma anche per mantenere produzione e occupazione. In un momento in cui il mercato è molto difficile e competitivo - ha aggiunto Colzani - la nostra ambizione è di essere il numero uno o il numero due in ogni categoria di prodotto dove siamo presenti». Insomma sviluppo ma non alle spalle di consumatori. «Intendiamo raddoppiare il business entro il 2020 ma non a tutti i costi - ha sottolineato Colzani - vogliamo dar da mangiare cibo sano con poco impatto ambientale: il nostro slogan è date da mangiare alla gente quello che dareste ai vostri figli». Il gruppo Barilla guarda con attenzione ai mutamenti del mercato globale che «si sposta da nord a sud come da ovest a est» con «milioni di consumatori che entreranno nella fascia media». L'attuale mappa del fatturato è così destinata a cambiare. Attualmente l'80% del prodotto è destinato all'Europa, il 15% al nord America e il 4% ai paesi emergenti. «La nostra intenzione è di andare progressivamente verso il Paesi emergenti passando dal 4% al 20% entro il 2020 conservando la nostra leadership dove l'abbiamo». Intanto Barilla aprirà due nuovi ristoranti a New York entro la fine del 2013. Lo ha annunciato il presidente del gruppo, Guido Barilla che ha spiegato come l'apertura avverrà «per il terzo trimestre del 2013».