Berlino tende la mano Sì aiuti alla Grecia ma faccia le riforme
Ilministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble è quello che più si è speso per un voto positivo mettendo in guardia dal rischio che con l'uscita di Atene «l'Euro possa collassare». «Senza il nostro sostegno non solo sarebbe in gioco il futuro della Grecia, ma anche il futuro di tutta l'Europa», ha affermato Schaeuble. Il ministro, che ha elogiato i progressi del Paese, sottolineando però al tempo stesso che «non esiste un'altra strada» al di fuori di altri sforzi. I greci, ha proseguito schaeuble, devono continuare ad attuare le riforme «senza interruzione» per ottenere gli aiuti. Schaeuble ha anche criticato le speculazioni su un possibile taglio del debito, che danno impulsi sbagliati, mentre ha detto che «non c'è bisogno di un budget supplementare» per la Germania a seguito dei nuovi aiuti previsti per Atene. Ma per Frank-Walter Steinmeier, membro del Partito socialdemocratico, l'accordo sul nuovo pacchetto di aiuti ad Atene «non è una soluzione sostenibile per la Grecia» e il governo tedesco ha semplicemente voluto «guadagnare tempo» per evitare di dover affrontare «verità spiacevoli».«Sai che tutto va verso un haircut, ma eviti questa verità come la peste», ha detto Steinmeier rivolgendosi a Schaeuble. Lunedì l'Eurogruppo valuterà il programma di «buyback» che Atene lancerà entro lunedì, per valutare l'impatto sulla riduzione del debito. Il Fmi ha bisogno di fare nuovi calcoli per vedere esattamente quanto vale il piano, e con quei dati potrà chiedere al suo board di approvare gli aiuti. Ma se il buyback che Atene avvierà dovesse avere risultati inferiori alle aspettative, ci sarà bisogno di una nuova riunione dell'Eurogruppo, e a quel punto «sarà una grande sfida, perchè non c'è un piano B» riferiscono fonti Ue. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann aveva espresso le sue preoccupazioni sulla capacità di Atene di mantener fede agli impegni presi. «Il caso della Grecia non deve diventare un precedente». Soddisfatto del voto positivo del Bundestag è il presidente della Bce. «Il principale contributo dell'Eurogruppo - ha detto Draghi - è stato quello di riportare la Grecia su un percorso sostenibile, di permetterle di rafforzare le riforme».