Fiducia sull'Italia. Bene l'asta dei Btp
Il Tesoro colloca 6 miliardi di bond. Tassi in calo. Il decennale paga il 4,45%
Aun anno o poco più di distanza dallo spread record tra Btp e Bund tedeschi. Il Paese ha chiuso una tre giorni di finanziamento per lo Stato con una domanda consistente di titoli con il tricolore e con tassi in calo. Nell'asta di Btp a 5 e 10 anni il collocamento è stato completo e i tassi più bassi da fine 2010. Lo spread ha chiuso così a 319 punti base col rendimento al 4,56%, dopo aver toccato i minimi dal marzo scorso a quota 308, e la Borsa di Milano è maglia rosa tra le piazze del Vecchio Continente con un rialzo del 2,81%. Dopo il successo delle aste di Ctz e Bot, il Tesoro ha assegnato ieri tutti i 6 miliardi di euro di Btp quinquennali e decennali, spuntando sulla prima scadenza un tasso del 3,23%, in discesa dal 3,80% del collocamento del mese scorso, e sulla seconda il 4,45%, in calo dal 4,92% precedente. Tassi così bassi su questi due titoli di Stato non si vedevano rispettivamente da ottobre e novembre 2010. «Il rally dei titoli di Stato dell'Italia, ma anche della Spagna, è sostenuto dalle misure straordinarie che la Bce è pronta a mettere in campo e in particolare da una possibile attivazione del piano antispread in caso di difficoltà», spiegano gli operatori. E in quest'ottica, il Fondo Monetario Internazionale invita Roma a non abbassare la guardia e «continuare sulla strade delle riforme». Il governo italiano ha varato «riforme strutturali e misure forti per stabilizzare la situazione di bilancio. La chiave ora è attuare queste misure», ha detto il portavoce del Fmi, Gerry Rice. Non è solo questo ad avere animato la giornata sui mercati.Sul fronte azionario infatti le Borse europee sono salite ai massimi da 17 mesi a questa parte, spinte dalla revisione al rialzo del Pil Usa nel terzo trimestre a +2,7% dal +2% della prima lettura, e dalle voci di un probabile accordo tra Democratici e Repubblicani entro Natale per evitare 300 miliardi di dollari di tagli e nuove tasse (il cosiddetto fiscal cliff) nel prossimo bilancio statunitense e da timidi segnali di ripresa della fiducia di imprenditori e consumatori europei sulle prospettive future dell'economia. Da non sottovalutare le quotazioni delle azioni nel mese che si sta chiudendo sono scese molto e i valori erano talmente bassi da motivare gli acquisti. Una parte della liquidità arriva dal reddito fisso che comincia a essere meno attraente per gli speculatori.