Alitalia in volo verso l'utile nel 2013
Ipiani dell'ad Ragnetti per il rilancio: meno costi, nuovi aerei, tariffe chiare
MaAndrea Ragnetti, neo ad non nasconde le difficoltà: «L'ultimo trimestre è stato drammatico con un aumento dei costi del 30% rispetto allo stesso periodo del 2011, in parte dovuto all'incremento del prezzo dei carburanti e quest'anno sarà ancora in salita. Nel 2013, grazie ad un'attenta politica di riduzione della spesa e innovazione (44 nuovi aerei e 10 Boeing 777 riconvertiti), prevediamo utili in bilancio». Il 2013 sarà un anno strategico per Alitalia-Cai: verrà a cadere il divieto di vendita delle azioni e il presidente Roberto Colaninno non nasconde l'interesse di una partnership più stretta con il socio Air France: «È la naturale convergenza per essere più competitivi nel mercato globale nel contesto di un'Europa più unita dal punto di vista politico. Klm non ci ha perso nulla a stare con Air France». Vogliamo sederci al tavolo delle trattative in una posizione di forza – incalza –. Porteremo risultati positivi. Saremo cogestori, non saremo incorporati. Siamo un'azienda sana e possiamo produrre risultati straordinari». L'occasione per fare il punto della situazione è L'Alitalia Day che si è tenuto ieri a Fiumicino. Nel piano di rilancio della compagnia c'è di tutto: investimenti e campagne pubblicitarie nei paesi emergenti dell'Asia e dell'America Latina per incrementare il numero dei passeggeri, riduzione degli sprechi, maggiore attenzione ai consumatori, semplificazione delle tariffe (sulla linea Roma-Milano si passerà dalle attuali 44 tipologie a cinque). Prezzi più bassi ma non certo low cost. Sconti per chi viaggia con i figli, per gli over 60 che volano in coppia e per i gruppi di amici. «È l'utile che ci interessa», aggiunge l'ad. «Con la crisi le condizioni sono cambiate. Le oscillazioni del dollaro e del petrolio hanno comportato un incremento dei costi di 100 milioni di euro». Ma niente ricapitalizzazioni. «Non ce n'è bisogno», riprende Colaninno. Che sogna «una grande alleanza dell'aria con Roma, Parigi e Amsterdam come hub perché giapponesi, cinesi, brasiliani, americani vogliono viaggiare in Europa e non soltanto in Italia, Francia e Olanda». E i numeri per ci sono: in tre anni la puntualità dei voli è migliorata dal 73,7% al 91%, la regolarità è passata dal 99 al 99,9% e i bagagli smarriti sono solo 7 su miille .