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Eni protagonista a Rio+20

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Avent'anni dall'Earth Summit che si tenne proprio nella metropoli brasiliana nel 1992, Rio+20 ha l'obiettivo di definire la nuova agenda globale per lo sviluppo sostenibile e rinnovare l'impegno della comunità internazionale. Rappresentanti di numerosi Governi, con l'apporto della società civile e delle aziende, discuteranno di misure innovative per ridurre la povertà, promuovendo lavoro dignitoso, utilizzo più equo delle risorse e tutela dell'ambiente. Al summit Rio+20, Eni conferma il suo impegno per lo sviluppo sostenibile e per gli accordi presi 20 anni fa all'Earth Summit. Tra gli obiettivi della presenza di Eni c'è quello di mostrare la capacità dell'azienda nel fornire risposte innovative che coniughino salvaguardia ambientale e sviluppo locale, ad esempio trasformando una pratica non sostenibile dal punto di vista ambientale (il gas flaring, la combustione in torcia del gas associato al petrolio, a causa della mancanza di mercati locali e infrastrutture) in una opportunità di business (valorizzazione del gas associato, e del gas in generale, per favorire l'accesso ai servizi energetici moderni). In questo campo è l'innovativo modello di business sviluppato da Eni nella Repubblica del Congo, dove l'azienda dal 2007 è impegnata in investimenti su larga scala in materia di accesso all'energia. «Nella Repubblica del Congo tre quarti della popolazione vive senza avere accesso a fonti di energia moderne» spiega l'Eni. Il Paese è caratterizzato da una forte concentrazione della popolazione nelle principali città di Pointe-Noire e Brazzaville e la maggior parte delle attività industriali è concentrata a Pointe-Noire . È in questo contesto che il governo ha deciso di sviluppare, in collaborazione con Eni un progetto integrato di costruzione e riabilitazione di centrali di energia elettrica.

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