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Crollano le entrate tributarie. Meno 3,4 mld nel quadrimestre

Il premier Mario Monti

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Le entrate tributarie dei primi 4 mesi del 2012 sono inferiori di 3.477 milioni di euro rispetto alle previsioni annuali contenute nel Def, il Documento di Economia e Finanza. La differenza è del 2,9%. È quanto rileva il Rapporto sulle entrate tributarie della Ragioneria e del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. Le previsioni delle entrate tributarie sono calcolate sulla base di quelle annuali contenute nel Documento di Economia e Finanza presentato il 18 aprile 2012. «Il confronto tra il gettito registrato e le previsioni nel periodo gennaio-aprile 2012 evidenzia un differenziale – si legge nel rapporto Rgs-Finanze - di -3.477 milioni di euro (pari a -2,9%). A tale scostamento contribuiscono le entrate del bilancio dello Stato per -3.140 milioni di euro (-2,7%) ed in particolare il gettito Iva che riflette fattori di natura congiunturale. In flessione anche i ruoli per -93 milioni di euro (-4,5%), le poste correttive per -160 milioni di euro (-2,2%) e le entrate tributarie degli enti territoriali per -84 milioni di euro (-1,2%)». Brunetta: carta canta. «Carta canta. La Ragioneria Generale dello Stato e il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia pubblicano il Rapporto sulle entrate tributarie aggiornato ad aprile 2012 e scopriamo che il gettito registrato nei primi 4 mesi dell'anno è inferiore di 3.5 miliardi di euro (-2,9%) rispetto a quanto previsto nel Documento di Economia e Finanza (Def) presentato il 18 aprile 2012. Come volevasi dimostrare. Più si aumentano le tasse, più diminuisce il reddito disponibile di famiglie e imprese, più si riduce il gettito per lo Stato. Verità banale, ma assolutamente attuale». Lo dice l'esponente del pdl Renato Brunetta. «Certamente - aggiunge - il fenomeno è complesso e risente dell'andamento della congiuntura, ma la caduta di gettito (ricordiamo: -2,9%) nel primo quadrimestre 2012 è di gran lunga maggiore rispetto alla flessione del reddito (-1%) nello stesso periodo temporale. Questo vuol dire che il Paese non aveva bisogno nè di incremento della pressione fiscale nè di fisco spettacolo. E che la risposta dell'economia alla cura Monti è negativa. Il governo dovrebbe cominciare a riflettere (oltre a far meglio i conti)».  

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