Replica di Salini all'esposto di Impregilo
Dopoaver sottolineato di aver appreso solo dalle agenzie di stampa dell'esposto, nel quale la holding dei Gavio lamenta carenze nelle motivazioni per la richiesta di revoca del Cda di Impregilo, Salini ha sottolineato che se tali motivazioni costituiscano giusta causa di revoca del board «non è valutazione demandata ai soci, ma a un giudice eventualmente adito dagli amministratori così revocati». Inoltre, si legge in una nota in risposta all'iniziativa di Igli (socio al 29,96%), «Salini non versa in alcuna delle ipotesi di conflitto d'interesse previste dalla normativa in materia di sollecitazione di deleghe di voto. Tantomeno è possibile sostenere che a Salini si applichi la presunzione di esercitare un'influenza notevole per il fatto di detenere una partecipazione del 29,2% in Impregilo, visto che dal 2007 Igli Spa nomina l'intero consiglio di amministrazione e l'intero collegio sindacale». Lunedì scorso un portavoce del costruttore romano, aveva detto che i pareri pro veritate emessi autonomamente da Guido Rossi, Mario Notari e Floriano D'Alessandro sul tema dell'oggetto sociale concentrato sulle sole costruzioni e non sulle concessioni autostradale sarebbero «incontrovertibili».