Agli italiani piace il vento

Almenoin tema di energia. E puntano sulla forza di un mulino per muovere il mondo, volendo "liberare" quella vitalità che quotidianamente la natura produce e che non viene sfruttata a dovere. Nel frattempo fervono i preparativi in vista del Wind Day, la giornata del vento promossa dall'Ewea, l'associazione europea dell'energia eolica e dal Gwec, il Global Wind Energy Council. Il soggetto è evidente: informare i cittadini sull'importanza dell'eolico per combattere la crisi climatica e contribuire a raggiungere gli obiettivi europei di produzione di energia da fonti rinnovabili decisi per il 2020, nel rispetto del Protocollo di Kyoto. L'evento si festeggia ovunque venerdì 15 giugno. Tante le iniziative per far viaggiare concetti, idee e progetti davvero come a seguire il flusso del vento. Così, tra un week end del vento e le visite guidate agli impianti eolici, in nove Regioni italiane (Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Abruzzo, Puglia, Campania e Sicilia) organizzate per sabato 16 e domenica 17 giugno, l'Anev (Associazione Nazionale Energia dal Vento) ha colto l'occasione al balzo. E ha voluto tirare le somme, domandando direttamente agli italiani cosa pensano delle rinnovabili. Il popolo? Ha risposto, dimostrando di considerare importante il tema dell'energia. I numeri lo confermano: la percentuale degli italiani attenti al tema è passato infatti dall'89% del maggio 2010 al 93% del maggio 2012 e la maggioranza puntano sulle rinnovabili. E le centrali? Sono necessarie per nove cittadini su dieci. Intanto la parola passa alla ricerca ISPO presentata ieri dal professor Renato Mannahimer e divulgata durante il convegno Anev. Il risultato? «L'energia dal vento è in sintonia con l'ambiente, non nuoce alla salute per oltre otto italiani su dieci, mentre non deturpa il paesaggio per il 64% dei cittadini, dei quali solo l'8% farebbe di tutto per impedirlo e il 12% farebbe fatica ad accettarlo - afferma il Presidente di ANEV, Simone Togni, commentando i dati - Abbiamo quindi una buona percezione dell'eolico e ciò ci incoraggia ad andare avanti con i protocolli per il corretto inserimento delle pale eoliche nel paesaggio che abbiamo siglato con le associazioni ambientaliste, anche perché siamo i primi a volere che i 10 GW da installare in Italia siano realizzati nel più assoluto rispetto dell'ambiente». Le fonti d'energia sostenibile sono per il 91% dei cittadini il segno tangibile dell'evoluzione del Paese; per l'85% pensa che siano un ausilio alla minore dipendenza dalle fonti fossili e solo il 40% le considera già sufficientemente sviluppate, ragione per la quale si può affermare che gli italiani chiedano un'ulteriore accelerazione sul fronte delle rinnovabili. Accelerazione che, per quanto riguarda le possibili soluzioni ai problemi energetici, porta il 90% degli intervistati a dare la priorità alle soluzioni sostenibili, come l'efficienza energetica, l'investire nella ricerca, ridurre la dipendenza energetica e sfruttare di più le fonti rinnovabili. Rob. Mar.