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Dalle Fondazioni Imu per 3 milioni

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Alcongresso dell'Acri a Palermo il presidente Giuseppe Guzzetti elenca le tasse e i tributi che gli Enti pagano senza godere di esenzioni, Imu in primis (3 milioni nel 2012) e nega il controllo sulla gestione delle banche magari come «cinghia di trasmissione della politica». Guzzetti incassa il riconoscimento del ruolo essenziale delle Fondazioni per lo sviluppo dell'economia sottolineato in un messaggio dal Presidente della Repubblica e un lungo intervento in videoconferenza del premier Mario Monti che, fra gli altri temi, ne tocca uno personale ricordando il passato di direttore generale della Cariplo del padre. Nel nostro paese la presenza delle fondazioni, come ricorda Guzzetti, ha evitato l'intervento dello Stato e i forti aumenti di capitale imposti dalle norme e dalla crisi sono stati sostenuti dagli enti che ora sopportano perdite notevoli «nell'interesse proprio ma anche del paese». E la Banca d'Italia, ammonisce il direttore generale Fabrizio Saccomanni nel suo intervento, chiede da un lato alle banche di distribuire meno dividendi ma dall'altro alle Fondazioni a rimanere soci di medio lungo periodo rimanendo nel capitale e, se necessario, partecipando al rafforzamento. Saccomanni riprende e rilancia una esortazione del governatore Visco nelle Considerazioni Finali. Vanno tagliati cda e controllate che le banche possiedono ancora in gran numero sul territorio per ridurre i costi superando «il modello federale» che caratterizza diversi gruppi come Intesa Sanpaolo o Ubi senza avere come ostacolo «interessi di tipo localistico». Una richiesta che Giovanni Bazoli di Intesa classifica subito però come una «opzione che non è una regola generale «se si dimostra che non occorre». Le Fondazioni, rivendica Guzzetti, il proprio contributo alla stabilità del sistema e del paese lo stanno dando. «Gli enti - spiega - possiedono pochissimi immobili destinati alle attività sociali. Ragione per cui il totale dell'esenzione per tutte le fondazioni di origine bancaria nel 2012 è pari a soli 600mila euro « rispetto» all'Imu pagata che con gli aumenti delle aliquote sulle rendite è di 3 milioni di euro». Nelle casse dello Stato finiscono poi le decine di milioni di euro che arrivano dall'aumento dell'aliquota dal 12,5 al 20% sulle attività finanziarie e la modifica del regime di imposta di bollo definita una mini patrimoniale». Meno risorse così, lamenta il presidente Acri, ci sono per per giovani, anziani, disabili e università.

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