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La Casa Bianca critica la Ue «Dovete fare di più»

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Washington: mercati scettici sull'efficacia delle misure

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All'indomanidelle indiscrezioni di stampa secondo cui la Bce e la Ue preparano dietro le quinte un masterplan capace di rafforzare la moneta unica, la Commissione Ue ci tiene a sottolineare che tutto avviene alla luce del sole e, soprattutto, che si lavora su più fronti: in particolare anche sull'unione bancaria. Intanto la Casa Bianca torna ad attaccare la Ue. «Le misure anticrisi stabilite dall'Europa non bastano e servono altri interventi» tuona il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. «I mercati restano scettici sul fatto che le misure prese finora siano sufficienti per assicurare la ripresa in Europa e rimuovere il rischio che la crisi peggiori noi ovviamente crediamo che ulteriori passi debbano essere compiuti». È un chiaro messaggio in vista del vertice dei capi di Stato e di governo della Ue di fine giugno. Obama ha già detto più volte che la crisi dell'Eurozona crea problemi all'economia americana. All'inizio di una settimana fitta di appuntamenti, come appunto il collegio della Commissione che domani dovrebbe spianare la strada al meccanismo salva-banche della Ue, Bruxelles non perde l'occasione di ricordare le sue priorità. Il presidente dell'esecutivo Ue, Josè Manuel Barroso a Berlino ha incontrato il Cancelliere Angela Merkel. «Servono misure veloci e a più lunga scadenza» ha detto Barroso riferendosi proprio al piano per un'unione economica e monetaria più forte, che la Ue conta di presentare entro fine anno. Al prossimo summit dei leader europei il 28 giugno, Van Rompuy presenterà gli elementi chiave del piano: riforme strutturali comuni, politica di bilancio integrata, unione bancaria e unione politica. Merkel ha sottolineato che, fra le misure contro la crisi, è necessario «anche parlare di un controllo specifico europeo per le banche di sistema». Tuttavia, sul tema più pressante dell'unione bancaria Berlino ha preso tempo: «Ci sono diversi concetti di unione bancaria - ha detto oggi il portavoce del ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble - Bisogna aspettare quali proposte Draghi, Barroso e Van Rompuy avanzeranno». Comunque, ha tenuto a precisare, il progetto legato all'unione bancaria e l'introduzione degli eurobond non hanno percorsi nè tempi paralleli. Non a caso, il governo tedesco ha anche sottolineato che di eurobond non si è parlato al vertice Merkel-Barroso e che questi titoli sono «completamente inadatti» per uscire dalla crisi. Domani si riunirà il board della Bce sui tassi, ma già oggi ci sarà una conference call fra i ministri dell'Economia del G7 centrata soprattutto sulla crisi del sistema bancario in Spagna. Berlino ha detto che è il governo spagnolo che deve decidere sull'eventuale richiesta di aiuti dall'Unione europea. Per il momento, Madrid procederà giovedì a mettere all'asta titoli di Stato con scadenza ottobre 2014, ottobre 2016 e gennaio 2022. La Spagna è sempre più in pressing perchè le sue banche possano accedere ad un prestito diretto da parte dell'Europa senza dover chiedere un vero e proprio salvataggio.

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