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Fiat rivede gli obiettivi per l'Europa. L'attenzione si concentra negli Usa

Andrea Agnelli con John Elkann

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«L'Italia resta un Paese dove gli investimenti vengono fatti e dove si può fare industria, ma questa dev'essere una volontà, non ci si può aspettare che sia un fatto dovuto». Il presidente della Fiat e di Exor, John Elkann, all'assemblea della holding conferma l'interesse di Fiat per l'Italia ma tiene a precisare anche che le condizioni devono essere favorevoli. Insomma non è un obbligo. Tant'è che conferma l'intenzione del Lingotto di rivedere le stime per l'Europa a causa della crisi. «Per Fiat-Chrysler sono confermati i target 2012 in America e nel resto del mondo, mentre saranno rivisti nel prossimo trimestre quelli per l'Europa». Le attese sono per un «incremento in America nella seconda metà del 2012 con un risultato in miglioramento rispetto al 2011 sia in termini di fatturato sia di utile». Gli obiettivi 2012 di Fiat Industrial sono confermati. «Visti i risultati del trimestre ci aspettiamo di mantenere i target, con un margine operativo tra 1,9 e 2,1 miliardi». Quanto alle preoccupazioni su Mirafiori, «ci sono, ma l'importante è guardare ai fatti». E i fatti sono che dell'espansione di Fiat nel mondo «ha beneficiato quello che abbiamo in Italia. E quindi è sbagliato pensare che uno perda rispetto all'altro». Elkann spiega anche la questione delle alleanze. L'intesa siglata tra Fiat e Mazda, dice, «è uno dei tanti accordi che Fiat fa, ha fatto e farà stando nella propria capacità di fare prodotti e non c'è dubbio che Mazda ha una competenza specifica per fare quelle macchine, le spider, che pochi hanno nel mondo». Ma questo non dignifica che ci sia un interesse ad acquisire quote della società automobilistica. L'accordo con Mazda, è funzionale ad un «ampliamento della gamma dei prodotti e permette di valorizzare un grande marchio, che è quello di Alfa Romeo». Infine una precisazione sul rapporto con Confindustria. «Con Squinzi alla presidenza non cambia nulla. Oggi Fiat ha un percorso molto chiaro e il percorso di Confindustria è un altro». L'assemblea degli azionisti di Exor ha approvato il bilancio 2011 che si è chiuso con un utile netto di 58,7 milioni. Ai soci verrà distribuito un dividendo di 0,335 euro per ogni azione ordinaria, 0,3867 euro per ogni azione privilegiata e di 0,4131 euro per ogni azione risparmio. L'assemblea ha, quindi, determinato in 15 il numero dei componenti del nuovo consiglio d'amministrazione che resterà in carica per il triennio 2012-2014. Infine è stato approvato un nuovo piano di buy back per massimi 50 milioni.

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